Infernetto, una campana della chiesa e una panchina per ricordare Mattia
Folla di ragazzi e di genitori commossi ai funerali di Mattia, il quindicenne travolto e ucciso una settimana fa in via Cilea. Il parroco gli dedica una campana, i retaker una panchina per riflettere sul luogo dell’incidente
Infernetto – Ogni volta che la campana suonerà per 15 rintocchi, come gli anni che aveva, il pensiero correrà a quella giovane vita stroncata. E ogni volta che ci si siederà sulla panchina rossa sormontata da ombrellino e lampione, Mattia sarà ancora tra noi.
E’ grande il cuore di quanti stamattina hanno affollato la cerimonia di estremo saluto a Mattia, il ragazzo ucciso mentre insieme con i compagni di classe attraversava sulle strisce la sera dell’ultimo giorno di scuola. Palloncini bianche, lacrime e abbracci. Una folla si è riunita nell’area giochi all’esterno della chiesa di San Corbiniano, in via Ermanno Wolf Ferrari, per dare l’ultimo saluto a Mattia, travolto sulle strisce mentre era con gli amici per festeggiare la fine della scuola. Tantissimi gli amici del ragazzo presenti ai funerali.
«La campana più piccola della nostra chiesa si chiamerà Mattia e la faremo suonare per 15 volte». Ha annunciato don Carlo, il parroco della chiesa di San Corbiniano. «Matteo è vivo – ha detto il parroco – e questa campana suonata a festa ce lo ricorderà».
«Mattia, sei venuto al mondo e ti abbiamo stretto al petto, un batuffolo caldo e morbido. Ti abbiamo preso per mano per accompagnarti nei primi passi. Ci hai regalato sorrisi, abbracci calorosi e tanto amore. Ci hai fatto compagnia nei giorni di festa e in quelli di normale quotidianità. Sei stato il figlio maschio e il fratello che non abbiamo avuto, hai riempito il mio cuore di gioia e di orgoglio ogni volta che ti ho incontrato». Così lo zio del 15enne investito e ucciso in una lettera al termine del funerale che si è svolto nella parrocchia di San Corbiniano. «Mattia, sei il dono speciale che nessuno può cancellare, un soffio di vento che un attimo è finito – continua leggendo la sua lettera – un silenzio assordante, il nostro fiore appena sbocciato strappato con noncuranza. Di fronte a noi percorsi mai immaginati, sei lì, in quell’aglio anni del cuore e della mente dove ti abbiamo fissato, indelebile». «Ti sentiamo, ti vediamo, sprofondiamo rimbalzando tra gioia e dolore – conclude lo zio – confusi, incapaci di trovare l’equilibrio. Stacci vicino, dammi la forza di riprendere il nostro cammino per questa strada ora sconosciuta. Sei il nostro angelo Mattia, ti rincontreremo e staremo insieme per sempre».
Per serbare il ricordo di Mattia, oltre alla dedica di una campana della chiesa, il gruppo di Retake Infernetto ha voluto fare un gesto rivolto a tutti, donando al quartiere una panchina speciale. Dipinta di rosso, sormontata da un lampione e un ombrellino, è stata posizionata in via Cilea esattamente davanti alle strisce pedonali dove è stato preso e sbalzato per venti metri. Si trova poco più avanti, dall’altra parte della carreggiata e della scuola. Sulla spalliera una frase: “Siediti e pensa a me”.