Mobilitazione addetti alle pulizie del Grassi, la Asl Roma 3: “Stiamo lavorando per garantire dipendenti e servizio”

Stamattina mobilitazione degli addetti alle pulizie dell’ospedale: accusano i datori di lavoro di voler ridurre orario e compenso. Le assicurazioni della Asl Roma 3
Ostia – Addetti alle pulizie dell’ospedale “G.B. Grassi” sul piede di guerra: le ditte hanno annunciato una riduzione del 25 per cento delle ore di lavoro e quindi dei compensi. Dai vertici della Asl Roma 3, però, arriva un’assicurazione: “Stiamo risolvendo il problema”.
Il tema è quello della diminuzione delle ore lavorative settimanali per ogni addetto che si occupa delle pulizie del presidio sanitario. “Si parla del 25% di riduzione oraria e, di conseguenza, anche dei compensi individuali che hanno toccato la soglia minima dei 375 euro mensili – sottolinea Pino Conforzi, segretario territoriale Uil Fpl – Siamo di fronte a una condizione da macelleria sociale destinata a produrre anche forti ripercussioni in fatto di igiene pubblica: non dimentichiamo l’importanza dell’igienizzazione degli ambienti sanitari nell’epoca del covid-19”.
Così da questa mattina davanti all’ospedale “Grassi” è iniziata la mobilitazione degli addetti alle pulizie. Molti pazienti hanno solidarizzato con i manifestanti, alle prese con pesanti decurtazioni salariali.
LA REPLICA DELLA ASL ROMA 3
In relazione alla protesta messa in atto questa mattina a Ostia davanti all’Ospedale Grassi da parte dei dipendenti delle società appaltatrici del servizio di pulizie della Asl Roma 3 la Direzione Aziendale ha diffuso una nota nella quale comunica “di aver messo in atto una serie di valutazioni e di accertamenti per risolvere il problema. Nei giorni scorsi ci sono stati degli incontri con una delle aziende interessate ed è stata adottata una delibera da parte del Commissario Straordinario. In settimana – conclude la nota – è previsto un ulteriore incontro con le aziende affidatarie con l’auspicio che possa essere risolutivo e che si possa da un lato garantire ai lavoratori la migliore qualità di vita e di servizio e all’azienda la sicurezza delle prestazioni concordate”.