Salvini (Lega): “Ostia diventi comune”. Di Giovanni (M5S): “Proposta scellerata perché divisiva”
Scontro tra il leader della Lega e il presidente della commissione Decentramento X Municipio sull’assetto amministrativo necessario per un più efficace governo del litorale romano
Ostia – Matteo Salvini, leader della Lega, rilancia il tema del secessionismo come forma di autogoverno del X Municipio e gli risponde Antonino Di Giovanni, presidente della commissione municipale Decentramento, ribadendo che la separazione amministrativa allontanerebbe Roma da Ostia.
Torna a scaldarsi il dibattito sull’assetto amministrativo da conferire al litorale romano, evidentemente sofferente per l’inadeguatezza degli strumenti a disposizione del Municipio per una più piena capacità operativa rispetto ai problemi del territorio.
Per Salvini “va ridisegnato l’intero tessuto cittadino. Io, ad esempio, da autonomista ritengo che il Comune di Ostia debba essere un Comune a sé stante, perché è lontano dalla mente del Campidoglio e degli amministratori e quindi avrebbe dignità, popolazione e necessità per essere un Comune autonomo“. Il leader della Lega si è espresso così arrivando alla Pisana nella sede del Consiglio regionale del Lazio. Salvini ha parlato di ridisegnare la città e di “un progetto Roma 2050. Intanto però i romani mi chiedono ogni giorno: ‘Matteo pulisci i parchi, sistema le strade e facci arrivare gli autobus puntuali‘”.
In una nota il presidente della commissione Decentramento del X Municipio, nonché capogruppo M5S, Antonino Di Giovanni, ha risposto definendo “scellerata” l’ipotesi vagheggiata da Salvini. “Il leghista delle boutade di inizio estate, si fa subito sentire, con un’altra affermazione su “Ostia Comune”, attestando ufficialmente di non aver proprio capito nulla sulle idee per il futuro di Roma Capitale – gli replica Di Giovanni – Come Presidente della Commissione Decentramento del Municipio Roma X, ribadisco la pericolosità di una proposta divisiva, che allontana da Roma, non solo il mare dei romani, ma anche le sue bellezze storiche, culturali e paesaggistiche in nome di una autonomia che non tiene conto delle riforme in atto da parte del Governo. Il Movimento 5 Stelle si pone come obiettivo, quello già in discussione in questi ultimi tempi, ovverosia, della riforma di Roma Città metropolitana, che darebbe finalmente un nuovo ruolo alla Capitale, trasformando la natura dei municipi e dando loro un’autonomia cosiddetta ‘differenziata’. C’è uno studio con un modello econometrico dell’Università di Ginevra che dimostra che senza l’unificazione, oggi il Sud dell’Italia, sarebbe il Nord e viceversa ed è con questo spirito e sulla base di questi studi che dobbiamo saper raccogliere energie e idee per il futuro della Città di Roma che aspira ad essere un esempio e una guida per l’Italia”.
“Auspico – conclude Di Giovanni – che Bordoni e Picca, prendano le distanze da queste dichiarazioni secessionistiche della LEGA, e si discuta invece, come del resto si sta facendo nella commissione da me presieduta, di quelli che saranno gli scenari di sviluppo nel prossimo decennio, dove auspico uno spirito di rinnovamento e voglia di cambiar passo, perché la frontiera della civiltà va spostata in avanti e deve recuperare terreno nello sviluppo del lavoro, del turismo, del commercio, della cultura, dell’innovazione e delle infrastrutture, senza ipotizzare autonomie scellerate. Sono sempre più convinto che bisogna passare obbligatoriamente per una semplificazione amministrativa, come del resto sono convinto, che vada perseguito un unico obiettivo che possa dare nuovi poteri a Roma Capitale sulla base dell’autonomia differenziata”.