Alex Zanardi, l’èquipe medica di Siena: “E’ forte e stabile, seguiamo l’evoluzione”
Restano gravi le condizioni del campione paralimpico azzurro. Terza notte passata con parametri stabili. Per valutare i danni, i medici restano in attesa
Siena – “Rimangono stabili le condizioni cliniche di Alex Zanardi, ricoverato al policlinico Santa Maria alle Scotte dal 19 giugno. La terza notte di degenza in terapia intensiva è trascorsa senza variazioni. Le condizioni cliniche rimangono quindi invariate nei parametri cardio-respiratori e metabolici mentre resta grave il quadro neurologico“. Questo il bollettino delle 12 dell’atleta paralimpico ricoverato a Siena dopo un grave incidente in handbike. “Il paziente – si legge nel bollettino – è sedato, intubato e ventilato meccanicamente e la prognosi è riservata. L’équipe multidisciplinare che lo ha in cura valuterà nei prossimi giorni eventuali azioni diagnostico-terapeutiche da intraprendere“.
“I pazienti che sono in terapia intensiva vengono valutati dinamicamente, possono esserci novità estemporanee che si possono presentare. Periodicamente i medici si confrontano sulle condizioni del paziente“. Così il direttore sanitario dell’Aou Senese Roberto Gusinu, dopo aver letto il bollettino. “Non posso escludere nulla – ha aggiunto -, le valutazioni neurologiche verranno fatte solo quando i clinici ne valuteranno l’opportunità dopo aver esaminato alcuni parametri, a seguito della riduzione della sedazione. Un passo che ora non è ancora il caso di fare. Ci vuole pazienza, molta pazienza“.
“Noi dobbiamo anche tutelare l’ospedale, che è sotto stress perché non dobbiamo dimenticarci che si tratta di una struttura Covid. Siamo comunque in una situazione di emergenza, manteniamo alta la guardia ma c’è sempre il timore che qualcuno porti il virus all’interno dell’ospedale“, ha detto ancora il medico, che ha continuato: “Cerchiamo di preservare gli equilibri, tutto il personale sente la pressione. Siamo abituati alla pressione perché questa è un’azienda a livello nazionale. Di conseguenza facciamo il massimo per poter mantenere questo equilibrio“.
“Gli sportivi sappiamo che, sia a livello amatoriale che agonistico – ha continuato Gusinu -, hanno un grande allenamento di conseguenza questo aiuta ciascuno di noi essendo allenato ad affrontare le situazioni difficili e quindi in questa situazione sicuramente c’è un fatto positivo“.
“I peggioramenti – avverte – possono essere repentini e anche molto, noi ci auguriamo che ci sia sempre un percorso progressivo di miglioramento. Sono situazioni dinamiche, il quadro più grave e neurologico e per questo bisogna avere sempre pazienza. Può essere una settimana, dieci giorni, non siamo in grado di dirlo, dobbiamo capire giorno per giorno come evolve la situazione“.
“SIAMO FIDUCIOSI”
Intervistato da Agorà, il direttore dell’emergenza-urgenza del policlinico senese, Sabino Scolletta, ha confermato che l’ex pilota “è stabile, in come farmacologico e attaccato alla ventilazione. Nei prossimi giorni valuteremo se cominciare a ridurre la pressione dei sedativi per testare il suo stato neurologico“. “Gli scambi respiratori sono buoni, siamo molto soddisfatti”, spiega ancora il medico, che aggiunge: “Continua il neuromonitoraggio, che ci dà segni di stabilità. Questo è un segno da prendere naturalmente con cautela, perché il quadro neurologico è quello grave che desta preoccupazione“. In ogni caso, “la notte tra domenica e lunedì è passata tranquilla, siamo fiduciosi. Il percorso non sarà breve, avremo bisogno di tempo per valutare Zanardi nelle prossime settimane“.
Scolletta, intervistato anche da Sky Tg24, ha spiegato che sono “buoni i parametri cardiovascolari, respiratori e metabolici“, ma “serve cautela, il cambiamento potrebbe essere repentino“. Sull’ipotesi che venga ridotta gradualmente, già dalle prossime ore, la sedazione a cui è sottoposto Zanardi, per arrivare al risveglio che permetterebbe di valutare il danno neurologico, il medico ha affermato: “Risveglio? Pensiamo più nei prossimi giorni che nelle prossime ore. Al cervello serve tempo e riposo“.
(fonte@adnkronos)