La recensione

La notte degli angeli, Andrea Lepone: il nuovo romanzo a tinte noir dello scrittore romano

23 giugno 2020 | 16:44
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La notte degli angeli, Andrea Lepone: il nuovo romanzo a tinte noir dello scrittore romano

Le azioni dei protagonisti assumono connotazioni estremamente simboliche, inducendo il lettore alla riflessione su diversi temi di natura esistenziale

Lo Scaffale dei libri – Andrea Lepone, giornalista e scrittore romano, ha recentemente pubblicato, per Aracne Editrice, il libro “La notte degli angeli”. Un romanzo che mescola diversi generi, dal thriller al noir, passando per il crime a tinte poliziesche. La narrazione, affidata agli stessi protagonisti della vicenda, trova nella suspense il suo elemento cardine. I colpi di scena sono innumerevoli, così come i repentini cambi di prospettiva.

C’è poi l’aspetto umano, il preciso tratteggiamento di quei personaggi che di fatto finiscono con l’incarnare magnificamente vizi, virtù, paure, dubbi e nostalgie che si rifanno in maniera più o meno diretta alla quotidianità di ciascun essere umano. In questo senso, le azioni dei protagonisti assumono connotazioni estremamente simboliche, inducendo il lettore alla riflessione su diversi temi, quasi tutti di natura prettamente esistenziale.

Se da un lato vi è Steve, ventenne che si divide tra l’innocente lavoro da commesso presso una vecchia libreria e la carriera di criminale perseguita nelle ore notturne, dall’altro vi è Laura, giovane cameriera che tenta, con non pochi problemi, di sbarcare il lunario. Entrambi vivono una situazione familiare complessa, a tratti burrascosa. Il primo è costretto a svolgere commissioni tutt’altro che legali per conto di un potente boss criminale, con la speranza di guadagnare denaro sufficiente a garantire una vita dignitosa ai suoi cari. La seconda ha invece interrotto bruscamente ogni rapporto con i propri familiari, decisione di cui inizia a pentirsi.

Sui due giovani incombe la figura di quello stesso boss criminale che ha assoldato Steve, e che sembra essere assalito, per la prima volta nel corso della sua vita, da sensi di colpa rimasti troppo a lungo sopiti. Alcuni passaggi del romanzo richiamano in modo chiaro concetti filosofici e religiosi, ponendo costantemente la ricerca di una nitida redenzione, una vera e propria rinascita morale ed etica, al centro dello sviluppo narrativo.

Il giovane autore romano, inoltre, non ha mancato di inserire diversi riferimenti e tributi dedicati ad artisti musicali, film e serie televisive che hanno forgiato, nel corso degli anni, mode e costumi sociali di vario tipo. A livello linguistico, Lepone non disdegna di ricorrere ad un lessico particolarmente ricercato, sebbene le sequenze terminologiche de “La notte degli angeli” risultino per lo più semplici, piane.
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