Spiaggia dei Cancelli a Castelporziano, quando pulire significa nascondere la polvere sotto il tappeto
Mentre l’amministrazione mostra le nuove palizzate a difesa delle dune di Castelporziano, pochi metri più dietro la macchia mediterranea soffoca tra discariche e accampamenti
Ostia – E’ come nascondere la polvere sotto il tappeto: mentre si magnifica qualche decina di metri di staccionata a protezione delle dune di macchia mediterranea, dietro, tra i cespugli, a ridosso dei parcheggi, c’è un ambiente immondo. I rovi nascondono accampamenti di senzatetto, angoli di sesso a pagamento, spacciatori ma soprattutto cumuli di rifiuti di ogni tipo.
Benvenuti alla spiaggia libera di Castelporziano, per i romani “I cancelli”, una volta il più grande e piacevole arenile pubblico attrezzato d’Europa. Domenica scorsa è stata presa d’assalto dai romani a caccia di refrigerio, le auto hanno intasato la Litoranea e i parcheggi interni sono andati ben presto esauriti in ogni ordine di posto (leggi qui). Così gli automobilisti più “fortunati” oltre che a sostare a due passi dalla sabbia, hanno potuto prendere visione di come è ridotta la macchia mediterranea tra i parcheggi interni e la Litoranea.
Il quadro è scandaloso. Anni di incuria hanno ridotto il verde in un letamaio. Chi ci abita o ci svolge i suoi affari non si cura minimamente di lasciare pulito. Anzi, c’è chi, soprattutto d’inverno, ne approfitta per scaricare calcinacci e altre robacce.
Quello che è chiamato l’antro del maniaco è cosparso di preservativi e fazzoletti di carta sporchi, resti di sesso spicciolo che non si sa bene chi permetta. Il legno di alcune passerelle che portano alla spiaggia è marcio; quello che si salva è preda di gente senza troppi scrupoli che lo usa per i falò.
Eppure meno di una settimana fa (esattamente il 18 giugno) era la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo, a magnificare lo “sforzo” titanico compiuto dall’amministrazione nel costruire qualche decina di metri di staccionata a protezione delle dune dal lato del mare. “Desidero mostrarvi come tuteliamo uno dei nostri patrimoni più preziosi: le spiagge di Castelporziano, dove sono state realizzate nuove barriere a contenimento delle dune – sosteneva orgogliosa in un post sul suo profilo facebook – Un lavoro fondamentale che rende questo sito ancora più bello”. Tutto il resto, è sotto il tappeto.