Obiettivo Tricolore, la staffetta va avanti. Al termine dell’evento una bandiera per Zanardi
Al termine dell’evento saranno presenti tutti gli atleti paralimpici avviati allo sport dall’ex pilota. Consegna di una bandiera tricolore ad Alex al risveglio
L’11 maggio 2003 come il 28 giugno 2020. Il Lausitzring come Santa Maria di Leuca. Alex Zanardi come gli atleti di Obiettivo3.
Un anno e mezzo dopo l’incidente automobilistico che gli causò l’amputazione delle gambe, Alex Zanardi commosse il mondo decidendo di tornare sul circuito tedesco per completare con una monoposto speciale i 13 giri che il terribile schianto gli aveva impedito di percorrere in gara nel settembre 2001.
Solo lui avrebbe potuto farlo, solo lui l’ha fatto. Ma oggi è diverso. Oggi ci sono 50 atleti paralimpici che hanno fortemente voluto portare a termine questa staffetta a cui il campione bolognese tiene tantissimo. Sono gli atleti che lui ha avviato allo sport, ha coccolato, fatto crescere e soprattutto ispirato, in nome della forza che anima il progetto Obiettivo3. È quindi una logica e naturale conseguenza che siano loro a continuare e concludere Obiettivo Tricolore, la staffetta nata per lanciare un messaggio di ripartenza all’Italia intera.
Non c’è bisogno che pedali Alex perché ci sono loro a sprigionare un’energia potentissima racchiusa all’interno di quel testimone. All’arrivo di Santa Maria di Leuca, domenica 28 giugno, non ci saranno solo gli atleti designati a percorrere l’ultimo tratto, ma saranno presenti quasi tutti i loro compagni di staffetta, che ancora una volta hanno dimostrato di saper andare oltre i propri limiti e compattarsi nel nome di Alex.
Saranno all’arrivo per issare la bandiera e stampare un’immagine iconica da consegnare ad Alex al suo risveglio. Quell’immagine che lui desidera più di ogni altra cosa. Quel giorno in Germania mancavano 13 giri. Alla fine della staffetta mancano circa 16 tappe. La differenza, rispetto ad allora, è solo di 3. Un numero non casuale.
(fonte@obiettivo3)