Irregolarità negli appalti del restauro della cupola, nuova indagine in Vaticano

30 giugno 2020 | 16:30
Share0
Irregolarità negli appalti del restauro della cupola, nuova indagine in Vaticano

Il Papa commissaria la Fabbrica di San Pietro, Oltretevere si indaga per peculato e abuso d’ufficio

Città del Vaticano – Nuovo caso in Vaticano, dopo lo scandalo dell’immobile di Londra che ha portato all’arresto del broker Torzi (ora tornato libero) e che potrebbe rivelare presto altre clamorose novità. A seguito di una relazione del Revisore Generale della Santa Sede in merito a presunte anomalie negli appalti per i lavori di restauro della Cupola di San Pietro, la magistratura di Oltretevere ha proceduto all’acquisizione di atti, documenti e materiale informatico negli uffici di due alti funzionari della Fabbrica di San Pietro, l’ente deputato alla gestione dell’insieme delle opere necessarie per la realizzazione architettonica e artistica della basilica vaticana.

A quanto apprende l’Adnkronos, i rilievi del Revisore Generale avrebbero evidenziato irregolarità di vario tipo emerse dall’esame delle fatture delle ditte appaltatrici, fatture che in alcuni casi sarebbero state duplicate e in altri riguarderebbero prestazioni non previste dal contratto.

La cupola di San Pietro durante il restauro

A portare gli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Vaticano a disporre le perquisizioni negli uffici della Fabbrica anche le ripetute istanze di chiarimenti formulate già dall’anno scorso da parte dell’Ufficio del Revisore generale e della Segreteria di Stato a cui l’Ufficio amministrativo non avrebbe però dato riscontro.

Solo a seguito di insistenti richieste, il Revisore Generale avrebbe preso visione dei conti dei lavori, riscontrando come fosse stato superato il tetto di spesa di 4 milioni autorizzato.

All’attenzione dei magistrati vaticani, che indagano sulle ipotesi di peculato e abuso d’ufficio, ci sarebbe – sempre a quanto risulta all’Adnkronos – anche la presunta intenzione della Fabbrica di San Pietro di procedere a nuovi appalti senza la prevista autorizzazione per completare il restauro della cupola.

Questa nuova indagine rappresenta un ulteriore tassello nell’opera di trasparenza che Papa Francesco sta portando avanti in Vaticano (leggi qui).

Tanto che, appena informato della segnalazione del Revisore Generale, Bergoglio, con un intervento diretto, ha voluto immediatamente provvedere alla nomina di monsignor Mario Giordana a commissario straordinario per la Fabbrica, fino ad ora presieduta da mons. Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro e vicario generale del Papa per la Città del Vaticano.

Il comunicato della Santa Sede

A seguito della recente promulgazione del Motu Proprio “Sulla trasparenza, il controllo e la concorrenza nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”, il Santo Padre, in data 29 giugno corrente, ha nominato Commissario Straordinario per la Fabbrica di San Pietro il Nunzio Apostolico Sua Ecc.za Mons. Mario Giordana, affidandogli l’incarico di aggiornare gli Statuti, fare chiarezza sull’amministrazione e riorganizzare gli uffici amministrativo e tecnico della Fabbrica. In questo delicato compito il Commissario sarà coadiuvato da una commissione.

Tale scelta segue anche una segnalazione proveniente dagli uffici del Revisore Generale, che ha portato, questa mattina, all’acquisizione di documenti e apparati elettronici presso gli uffici tecnico e amministrativo della Fabbrica di San Pietro. Quest’ultima operazione è stata autorizzata con decreto del Promotore di Giustizia del Tribunale, Gian Piero Milano, e dell’Aggiunto, Alessandro Diddi, previa informativa alla Segreteria di Stato.

(Il Faro online)