Nuova scossa nella maggioranza di Terracina, Caringi pronto a sfidare la Tintari
Un “sabotaggio”, quello di Caringi nei confronti di FdI, che sembrerebbe partorito dalla mente di Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore della Lega nel Lazio
Terracina – A Terracina la campagna elettorale per le comunali del prossimo settembre continuano ad essere effervescenti, ricche di colpi scena e di litigi più o meno prevedibili.
Stavolta, nel mirino c’è finito Luca Caringi, assessore ai lavori pubblici dell’amministrazione uscente. Caringi, infatti, si sarebbe dimesso da coordinatore del partito di Fratelli d’Italia, il partito a cui appartiene l’ex sindaco Nicola Procaccini (ora volato a Strasburgo), e, soprattutto, il partito già pronto a tenersi stretto lo scranno per i prossimi 5 anni. Poco dopo, Caringi avrebbe anche rinunciato alle sue deleghe.
Tra corteggiamenti e sabotaggi
Una scelta, quella di Caringi, che ha sorpreso in un primo momento (lo stesso Procaccini ha provato a contattarlo, ma senza riuscirci), per poi palesarsi per quello che è: un tentativo di abbandonare la nave e provare a prendere il largo da solo, probabilmente al comando.
Un “sabotaggio” che sembrerebbe partorito dalla mente di Francesco Zicchieri, deputato e coordinatore della Lega nel Lazio (anch’egli di Terracina). Un tentativo che non giunge nuovo, anzi. Il “corteggiamento” era stato fatto, in prima battuta, ad Emanuela Zappone, assessore all’ambiente, e, poi, anche a Pierpaolo Marcuzzi, assessore all’urbanistica, che, però, avrebbero rispedito le avances al mittente.
La lettera aperta di Procaccini
“Caro Luca – ha scritto in una lettera aperta l’eurodeputato Nicola Procaccini -, mi ha rivelato con brutale chiarezza il percorso politico su cui ti stai dirigendo. Naturalmente questa scelta mi amareggia, ma non mi scandalizza. Conosco un po’ il mondo e la politica per sapere che queste cose capitano. Non sei né il primo né l’ultimo a tradire un progetto collettivo per un obiettivo personale. Piuttosto, mi dispiace per gli amici che dovranno seguirti in questo viaggio lontano da casa, ma ognuno è libero di fare le proprie scelte.
Ciò che non ti è consentito fare è “avvelenare i pozzi” del partito in cui militi e dell’amministrazione comunale di cui fai parte, prima di andare dove vuoi. Questo sì, mi scandalizza e no, non lo accetto. Perché in Fratelli d’Italia credono e si battono uomini e donne che non meritano la storiella per cui le tue scelte sarebbero motivate da un consigliere del Pd che lascia il proprio partito per candidarsi con una lista civica. Che c’entra questo con Fratelli d’Italia? Ovviamente nulla”.
Ma soprattutto, Terracina vive a causa della pandemia la peggiore crisi economica e sociale dal dopoguerra e merita degli amministratori totalmente dediti alla causa comunale. Non amministratori cittadini che remano contro la loro città.
Insomma Luca, puoi candidarti a sindaco oppure no, sostenere qualunque partito o nessuno. Ma abbi rispetto delle persone con cui hai fatto politica fino ad oggi, oltre che di quelle con cui, forse, farai politica da domani, le quali dopo aver fatto opposizione alla mia e tua amministrazione comunale in questi anni, non meritano di essere presi in giro dal tuo comportamento. Ma soprattutto – conclude la lettera-, abbi rispetto per i cittadini terracinesi a cui interessa ben poco delle beghe politiche, mentre hanno bisogno di scuole, strade, marciapiedi, opere pubbliche efficienti e sicure. Oggi come non mai”.
La scelta di Caringi
C’è da dire che, ufficialmente, la rottura di Caringi sembrerebbe motivata dal fatto che, tra i candidati pro Tintari (erede designata di Procaccini) sarebbero entrati a far parte anche dirigenti del Pd (non a nome del partito, che non è entrato nella coalizione), tra cui Alessandro Di Tommaso, Pino D’Andrea e Valentina Berti.
Così stando le cose, lo schieramento dell’attuale vicesindaco facente funzioni sarebbe composto da FdI e Cambiamo con Toti, più le liste civiche Siamo Terracina, Uniti e Liberi e Terracina con Roberta Tintari.
La stoccata finale
Amici come prima, Fdi e Caringi? Difficile da credere. Marcuzzi, responsabili del dipartimento FdI del centro sud pontino, in una lettera scrive: “Caro Luca, anche i sassi a Terracina sanno che ti stai candidando contro Fratelli d’Italia e l’amministrazione comunale di cui hai fatto parte per quasi 9 anni.
Così come tutti sanno che fosti proprio tu ad avvicinare i consiglieri comunali delusi dal Pd per avvicinarli alla causa della tua candidatura. A scanso di equivoci, io penso che la tua ambizione di candidarti a sindaco sia perfettamente legittima. Fallo! Eppure sarà che io non sono un filosofo, ma sono una persona pratica, ci sono due cose che proprio non capisco. La prima è perché tu non abbia la sincerità di dire le cose come stanno, senza fare tutti questi giochini.
La seconda cosa che non comprendo – prosegue Marcuzzi – è come puoi pensare di rappresentare quei partiti che sono stati all’opposizione dell’amministrazione di cui entrambi abbiamo fatto parte fino ad oggi. Per questo motivo, io e te, abbiamo la stessa idea: riunire il centrodestra tutto. Ma io credo che debba essere fatto a partire dall’attuale sindaco e da tutti coloro che si sono fatti “il mazzo” in questi anni.
Mentre tu pensi che si possa sconfessare tutto e tutti, pur di essere tu il candidato sindaco del centrodestra. Su questo – conclude Marcuzzi – non siamo proprio d’accordo. Sul resto, amici come prima”.
Ma la stoccata finale arriva di nuovo da Procaccini: “Caro Luca, ho letto la tua lettera. Sarebbe bastato semplicemente che tu avessi scritto: “Non mi candiderò alle elezioni né da sindaco, né da consigliere comunale, in nessun altro partito o lista civica che non sia Fratelli d’Italia”.E tutti noi avremmo saputo che non sei un traditore, ma un militante leale. Purtroppo – conclude Procaccini – sappiamo entrambi che non lo scriverai. E questo mi fa soffrire tremendamente. Ma mi passerà“.
Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Terracina