Il Consorzio industriale del sud pontino vende il piazzale della vecchia stazione, a Gaeta esplode il caso
La compravendita, svelata da un’interrogazione del consigliere De Angelis, sarebbe avvenuta lo scorso gennaio. Ad acquistare l’area è stata la “Immobiliare Cavour srl”
Gaeta – Grazie a un’interrogazione presentata dal consigliere di minoranza Franco De Angelis, è esploso un caso che vede nel mirino, da una parte, il Consorzio industriale del sud pontino, e, dall’altra, il piazzale della vecchia stazione ferroviaria di Gaeta.
Un caso che ha cominciato a mettere radici nella mente del consigliere d’opposizione già lo scorso 11 giugno, proprio quando, in quello stesso piazzale, il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, posava, in una cerimonia tenutasi in pompa magna, la prima pietra per l’inaugurazione del cantiere che, in teoria, dovrebbe veder riattivata la Littorina Formia – Gaeta (leggi qui).
Per una fortuita serie di coincidenze, il consigliere venne a conoscenza di un dettaglio a cui, sul momento, faticò a credere: il piazzale non era più di proprietà del Consorzio industriale. Carte alla mano, però, De Angelis ha dovuto ricredersi e, nei giorni scorsi, ha voluto portare la situazione all’evidenza del Consiglio comunale.
“L’edificio storico della prima stazione ferroviaria Formia- Gaeta – si legge nella richiesta – è stato venduto insieme a un’area circostante di 2737 metri quadrati, riguardante per l’esattezza tutta l’area del marciapiede davanti all’edifico, i passi carrabili, le aree retrostanti che danno all’interno del piazzale della stazione“.
Sempre stando a quanto opportunamente documentato dal consigliere De Angelis, la compravendita sarebbe avvenuta tra il Consorzio industriale (di cui fa parte anche il Comune di Gaeta) e la “Immobiliare Cavour srl”, con sede a Gaeta e si è conclusa alla cifra di 409mila euro così suddivisa: 311mila euro per il fabbricato della ex stazione ferroviaria, 98mila euro per il terreno di pertinenza (2.737 metri quadrati). Un transazione che, sostiene De Angelis, si sarebbe conclusa già il 15 gennaio scorso.
“I Comuni di Gaeta e Formia – sottolinea De Angelis – nel 2004 decisero di dare il loro assenso al ripristino della linea ferroviaria, così che il Consorzio Industriale, quale ente pubblico proponente, aveva la possibilità di trattare la cessione dell’intera linea ferroviaria per il suo ripristino, per soddisfare un interesse pubblico.
Non tutta la linea ferroviaria, però – prosegue De Angelis – era utilizzabile a tal fine. Perciò, quella inutilizzabile è stata frazionata e resa commerciabile a un solo cittadino“.
Una situazione complessa, che ha spinto De Angelis ha porsi alcune domande: “Se è vero che tutto è nato da un interesse pubblico, chi ha autorizzato a trattare quel terreno, pervenuto al Consorzio Industriale, come fosse un qualsiasi privato con un terreno di proprietà altrettanto privata?
Non è prevista una procedura che dia avviso pubblico di tale volontà, o meglio, come fa la immobiliare Cavour srl, con sede in Gaeta, a sapere che il Consorzio vuole vendere la stazione ed il terreno?” E ancora: “Il Consorzio Industriale ha avvertito il Comune di Gaeta della volontà di vendere il fabbricato ed il terreno ad un privato? Non era tenuto a preavvertirlo per consentigli l’acquisto, in via prudenziale, visto e considerato che sopra quel terreno vi sono due strade ed innumerevoli parcheggi pubblici?
Il Consorzio Sviluppo Industriale Sud Pontino – prosegue De Angelis – si è reso conto che su quel terreno esiste una servitù stradale che rende possibile il transito al pubblico, per tutti i sensi di marcia, e che mette in comunicazione attraverso più arterie stradali il centro della Città con la periferia, per cui è già di per sé acquisita al patrimonio di questo Comune. che ne cura la manutenzione, l’illuminazione, ecc.?”
Per convalidare la valenza pubblica dell’area, il consigliere De Angelis passa poi a evidenziare le opere realizzate negli anni dal Comune di Gaeta su tali terreni, “vedi piazza antistante l’edificio dove viene posto il trenino illuminato a Natale, l’asfalto su tutto lo spazio retrostante, le strade di percorrenza ormai acquisite al patrimonio stradale del Comune con segnaletica orizzontale e verticale, e un parcheggio di circa 100 auto, tra l’altro uno dei pochi – se non l’unico – con strisce bianche servito a mantenere standard urbanistici per edificazioni in zona che, probabilmente, non sarebbe stato possibile edificare in loro assenza.
“Ritengo – prosegue il consigliere – che il Settore che ha rilasciato il Certificato di Destinazione Urbanistica avrebbe potuto e dovuto verificare dalle carte del Comune che si trattava di un’area percorsa da migliaia di mezzi al giorno, e non di terreni agricoli destinati a vigneti o a pascolo, per quanto catastalmente tanto sia riportato, benché nei fatti quelle aree abbiano da decenni altro utilizzo come sopra descritto. Quel Certificato di Destinazione Urbanistica cosa certifica in realtà?”
Infine, dopo un’attenta analisi di tutti i punti che riguardano sia la compravendita, che l’area in sé e per sé, De Angelis decide di rivolgendosi a Sindaco, Giunta e consiglieri: “Recuperiamo immediatamente il bene così come è stato trasferito alla “Immobiliare Cavour srl”, interpellando il Ministero dei Beni Storico Ambientali al fine di rivedere il parere di irrilevanza storica dell’edificio, e ventilando azioni di natura legale con eventuale costituzione di parte civile da parte del Consiglio Comunale di Gaeta”.
In foto: una veduta del piazzale
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