A Formia approda la “pizzeria educativa”, la novità di Pucci e Manella

13 luglio 2020 | 11:28
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A Formia approda la “pizzeria educativa”, la novità di Pucci e Manella

Un percorso fatto di pannelli e tovagliette educative, ma, soprattutto, dalla volontà di raccontare cosa rende tale una buona pizza

Formia – Stupire e stupirsi, raccontando il territorio e le proprie origini attraverso un’arte culinaria, quella della pizza, che sembra semplice, ma che è sempre in continua evoluzione. Farlo con professionalità e semplicità, provando ad avvicinare anche i più piccoli e le loro famiglie, attraverso il gioco, ai luoghi della cucina, cuore pulsante della tradizione nostrana.

È questa la nuova “mission” di Guillermo (detto Pucci, come lo chiamava sempre sua nonna) e di Pietro Zannini (detto Manella, l’artista della pizza) e della loro pizzeria, sita all’inizio di Santo Janni, a Formia, che, sfidando il particolarissimo momento storico, hanno deciso di inaugurare, con la collaborazione di Margherita Rizzuto e Giuseppe Orefice di AgrigiochiAmo, una pizzeria educativa, che ha come obiettivo finale quello di tirare fuori dai propri clienti e dalle scolaresche che vorranno provarla, le emozioni, le riflessioni e anche un’analisi sensoriale sulla pizza.

Un percorso fatto di pannelli e tovagliette educative, ma, soprattutto, dalla volontà di raccontare cosa rende tale una buona pizza (che, come sottolinea Pietro Zannini, è sempre una cosa seria). Ma come riuscirci? Raccontando, come già detto, attraverso il gioco e la simbologia della lepre e della tartaruga, per esempio, quelle che sono le differenze tra maturazione e lievitazione, riuscendo, così, anche a spiegare quanto sia fondamentale che questi due concetti, spesso confusi, arrivino al “foto finish” contemporaneamente.

Perché aggiungere questa nuova sfida?

Raccontare i luoghi del cuore, ovvero la propria terra e la cucina, certo. Ma perché andare oltre e provare a “educare” i propri clienti? Perché, insomma, aggiungere una nuova sfida a quelle di tutti i giorni? Noi de ilfaroonline.it l’abbiamo chiesto a Pietro Zannini, che ci ha spiegato: “Vivendo qui ho scoperto che ci sono prodotti importanti da valorizzare e valide aziende del territorio (tutti i nostri prodotti sono di aziende artigianali, e provengono o dal Lazio o dalla Campania) che hanno deciso di collaborare con noi. Insieme a loro, abbiamo accettato questa nuova sfida, creando un menù che ci rappresentasse e che desse l’idea del nostro amore per il nostro lavoro”.

Una mission, quella di “Pucci e Manella” che vuole, insomma, portarci indietro nel tempo, alla ricerca di quei sapori che credevamo perduti, ma che, se abbiamo l’accortezza di ascoltare i consigli di queste due anime del sud, sapremo come ritrovare, in questo luogo dove la pizza sa essere non solo arte, ma anche paradigma di felicità.

Le attività ideate da AgriGiochiAmoper “Pucci e Manella” sono:

  • Pizza quiz: un gioco a quiz che riprende i temi di lievitazione e maturazione, una gara per imparare a rallentare… la lievitazione e dare il tempo alla maturazione di svolgersi;
  • E fuoco fu: una piramide di legnetti “kapla” per far conoscere le condizioni per un fuoco perfetto;
  • Pizzosofia: laboratorio pratico di stesura del disco di pizza;
  • Alla ricerca dell’equilibrio perfetto: laboratorio creativo per imparare a condire la propria pizza.

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