Scherma, Valerio Aspromonte smette la carriera: “Ringrazio tutti per i bellissimi momenti”
Appende il fioretto al chiodo uno dei campioni azzurri e delle Fiamme Gialle più premiati. Le sue parole su Facebook
Roma – Si conclude una carriera straordinaria. Lo fa oggi. Ed è Valerio stesso ad annunciarlo. Uno dei schermidori più vincenti al mondo e in Italia appende il fioretto al chiodo.
Dal 2005 medaglie, successi, competizioni. Mondiali, Europei e Olimpiadi. Soprattutto i Giochi di Londra 2012. Lì Aspromonte vinse la medaglia della conferma. Un oro a squadre insieme a Andrea Baldini, Andrea Cassarà e Giorgio Avola, compagno di Nazionale e di Fiamme Gialle.
L’ex atleta azzurro ringrazia tutte le persone della sua vita e della sua carriera agonistica. In un accorato post sulla sua pagina ufficiale Facebook, il diventato Maestro di scherma alle Fiamme Gialle (leggi qui), solo alcuni mesi fa, sottolinea: “Trovo doveroso ringraziare chi mi ha portato fin qui a partire dalla mia famiglia, il mio maestro storico Sasa, la palestra nella quale sono nato e cresciuto il Frascati Scherma, il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, i miei compagni di squadra tutti, i due commissario tecnici con i quali ho avuto il piacere di lavorare e vivere momenti bellissimi Stefano Cerioni e Stefano Cipressa, la Federazione Italiana Scherma, tutto lo staff della Nazionale, non solo quello tecnico, ma anche e soprattutto quello medico perché senza di loro molte volte neanche sarei potuto entrare in pedana”.
Un campione non può nulla senza squadra e staff. Tecnico, medico. La sua crescita e la sua leggenda in pedana non dipende solo da lui. Ma lui ci mette il talento e Valerio lo ha fatto, scrivendo pagine indelebile di una scherma leggendaria da sempre.
15 anni di emozioni, celebrate in pedana e sul podio. Sacrifici, impegno. Serietà e devozione ad una disciplina che ha cambiato la sua vita e arrivata solo a scuola. Da bambino Valerio è stato conquistato dal fioretto. E da lì non si è più fermato. Il Frascati Scherma prima e poi le Fiamme Gialle. La Nazionale e le medaglie vinte. Una pioggia di allori in carriera. L’oro olimpico di Londra 2012 ha segnato la strada. Cinque le medaglie conquistate ai Mondiali: un oro a squadre a Budapest nel 2013 e due argenti nel 2010 e 2011. I bronzi sono stati due. Uno individuale e uno a squadre. Nel 2013 e nel 2014. Tenace la sua scherma. Determinato Valerio in pedana. Attento e concentrato. Alle Fiamme Gialle una colonna della disciplina. E insegnante di valori ai più giovani. Allena lui stesso oggi Camilla Mancini (leggi qui). Una delle atlete azzurre più importanti e sempre nel suo fioretto. Una specialità che lo ha portato lontano. E ad incontrare anche Carolina Erba, anch’essa campionessa di scherma alle Fiamme Gialle e plurimedagliata mondiale nel fioretto e compagna della sua vita. Il loro figlio Leone, biondissimo come papà Valerio, ha suggellato una unione iniziata sulla pedana agonistica.
Valerio e Carolina hanno partecipato poi all’asta benefica We Run Together (leggi qui), volta a trovare fondi per gli ospedali di Bergamo e Brescia. E alcuni giorni hanno ospitato nella loro casa, vicino Roma, un piccolo tifoso di Valerio, schermidore in crescita, e la sua famiglia. Sport, solidarietà e valori. Questa la vita di Valerio, in pedana e oggi a bordo pedana, con la voglia di fare bene sempre, per gli atleti più giovani che lo hanno sempre visto come esempio.
Ricorda anche il suo Comandante Aspromonte. Ringraziando tutto il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, dal Comandante Vincenzo Parrinello, a chi dietro le quinte lo ha preso per mano, per diventare grande, spende il suo ricordo anche per il Generale Gola, riprendendo parole preziose del Comandante, pronunciate nel discorso di insediamento della scherma, alle Fiamme Gialle: “22/12/2005: Con voi oggi inizia un nuovo capitolo del nostro glorioso Gruppo Sportivo, avete un compito importante quello di essere un esempio per molti giovani. Attraverso il vostro comportamento ed i vostri successi traccerete la strada per chi verrà dopo di voi. Ricordatevi di non mollare mai e di non fermarvi alla prima osteria ma di perseguire la strada che vi porterà a successi sempre più grandi”. Scrive anche questo sulla sua pagina ufficiale Facebook. Un post correlato da emozioni e foto che ripercorrono la sua carriera. Straordinaria. La scherma applaude a una leggenda, che oggi dice basta, ma che probabilmente continuerà a praticarla la scherma, nella vita e nei giorni da allenatore. En guard.
“22/12/2005: Con voi oggi inizia un nuovo capitolo del nostro glorioso Gruppo Sportivo, avete un compito importante quello di essere un esempio per molti giovani. Attraverso il vostro comportamento ed i vostri successi traccerete la strada per chi verrà dopo di voi.
Ricordatevi di non mollare mai e di non fermarvi alla prima osteria ma di perseguire la strada che vi porterà a successi sempre più grandi”.
“Queste sono le parole con le quali il Generale Gianni Gola iniziò il discorso che diede vita alla sezione scherma del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, ricordo ogni singola parola di quel discorso ed oggi 17/7/2020 a distanza di quasi 15 anni si conclude ufficialmente la mia carriera di atleta.
Trovo doveroso ringraziare chi mi ha portato fin qui a partire dalla mia famiglia, il mio maestro storico Sasa, la palestra nella quale sono nato e cresciuto il Frascati Scherma, il Gruppo Sportivo delle Fiamme Gialle, i miei compagni di squadra tutti, i due commissario tecnici con i quali ho avuto il piacere di lavorare e vivere momenti bellissimi Stefano Cerioni e Andrea Cipressa, la Federazione Italiana Scherma, tutto lo staff della Nazionale, non solo quello tecnico, ma anche e soprattutto quello medico perché senza di loro molte volte neanche sarei potuto entrare in pedana.
Grazie
@Centro Sportivo Fiamme Gialle”
(Il Faro online)(fotocopertina@Bizzi)