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Fiumicino, lavoro in nero e cibo non tracciato: chiuso uno stabilimento a Fregene

18 luglio 2020 | 11:26
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Fiumicino, lavoro in nero e cibo non tracciato: chiuso uno stabilimento a Fregene

Lavoratori irregolari, prodotti alimentari non tracciati e mancanza di licenza per svolgere l’attività: è il bilancio di quanto riscontrato dalla Polizia di Stato in due locali del comune di Fiumicino

Fiumicino – Lavoratori irregolari, prodotti alimentari non tracciati e mancanza di licenza per svolgere l’attività: è il bilancio di quanto riscontrato dalla Polizia di Stato in due locali del comune di Fiumicino.

Con l’apertura della stagione estiva, gli agenti della Divisione Polizia Amministrativa e Sociale, diretti da Angela Cannavale, hanno intrapreso serrati controlli a carico degli stabilimenti balneari di tutta la Provincia di Roma.

Diverse le ispezioni effettuate negli ultimi giorni, unitamente alla Capitaneria di Porto di Fiumicino e a personale dell’Ispettorato del lavoro, finalizzate a verificare il rispetto della normativa dettata dall’emergenza sanitaria Covid 19 ed ai protocolli correlati alle specifiche attività.

I controlli sono stati rivolti anche alla prevenzione e al contrasto del “lavoro nero”, nonché al rispetto delle normative in materia di autorizzazioni amministrative sulla gestione degli stabilimenti e sulla somministrazione di cibi e bevande praticate dai lidi ed inoltre ad accertare il corretto utilizzo delle concessioni sul demanio marittimo.

Non sono emerse violazioni relative alla normativa Covid-19 ma, nell’80% degli stabilimenti controllati, sono state riscontrate altre violazioni.

In particolare, in due lidi che praticavano, tra l’altro, anche l’attività di bar e ristorazione – uno a Fregene e l’altro a Passoscuro – è stata riscontrata la presenza di lavoratori irregolari (in misura ben superiore al 30% della forza lavoro impiegata) e pertanto è stata disposta la chiusura dell’attività fino all’eventuale regolarizzazione.

In un ristorante di uno stabilimento a Fregene sono stati poi trovati prodotti alimentari privi di etichettatura e documentazione di tracciabilità e si è pertanto proceduto al sequestro ed alla contestazione di sanzioni pecuniarie per 4.000 euro.

Uno stabilimento di Passoscuro, anch’esso con bar e ristorante, è stato infine sanzionato perché privo della licenza per svolgere tale attività .
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