Spadafora: “Solleciterò l’Economia per il credito d’imposta. Pensiamo all’utilità del Testo Unico, lasciando i personalismi”
Ha aggiornato il mondo dello sport del lavoro che sta facendo il Ministero. Le palestre, il fondo perduto e le indennità lavorative
Roma – Ha appena parlato il Ministro dello Sport sulla sua pagina Facebook, aggiornando il lavoro che il Dipartimento specifico sta facendo, sulla strada delle riforme e degli aiuti economici promessi.
Il nodo da sciogliere e su cui Spadafora insiste è il credito d’imposta. Non coperto dall’ultimo decreto diffuso dal Governo. Gualtieri non ha trovato i fondi necessari. Ma il Ministro promette che, anche la prossima settimana, farà il massimo affinché la questione si risolva: “Tornerò a sollecitare, affinché possa realizzare il piano proposto”.
Per quanto riguarda le palestre scolastiche, esse possono essere utilizzate dalle società sportive nel pomeriggio, lasciando la didattica con distanziamento, la mattina. Ma solo in alcune regioni italiane. Il problema, sottolinea Spadafora, è la sanificazione degli ambienti e con Pierro si sta studiando la realizzazione di un fondo a cui le società e le associazioni sportive dilettantistiche possano attingere, per dare il via alla sanificazione. Senza che questa gravi sulle spese di quest’ultime.
La tutela dei lavoratori sportivi è al centro del messaggio e delle idee del Governo. Spadafora lo chiarisce. Lasciando alle spalle polemiche e personalismi circa il Testo Unico dello Sport: “Stiamo cercando di limare un documento complesso. La Governance tra Coni e Sport e Salute è certamente importante, ma non facciamoci prendere dai personalismi. La riforma andrà avanti anche senza gli attuali presidenti e me come Ministro”. La prossima settimana ci saranno gli incontri con l’Eu, il Movimento 5 Stelle, il Partito Democratico e Italia Viva.
“Per quanto riguarda le indennità non pagate, mi auguro che siano saldate nei prossimi giorni. Così mi ha comunicato Sport e Salute. Avremo i soldi necessari, per la fine del mese. Per le società sportive che hanno fatto richiesta dei prestiti, già 8 mila hanno attinto al fondo perduto. Quelle che gestiscono gli impianti. In parte hanno già avuto l’ok, le altre sono in via di controllo”.
(Il Faro online)