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Fiumicino, palestre scolastiche “chiuse” alle associazioni: i chiarimenti del sindaco Montino

29 agosto 2020 | 15:58
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Fiumicino, palestre scolastiche “chiuse” alle associazioni: i chiarimenti del sindaco Montino

Il sindaco: “Evitiamo discorsi personalistici e ognuno faccia la sua parte”. L’assessore Calicchio: “Basta polemiche”

Fiumicino – “In queste ore sto ricevendo molte pressioni, leggendo molti commenti, oltre a quelli positivi, e notizie giornalistiche perfino su testate nazionali, a proposito del decreto  sulle palestre delle scuole (leggi qui)”. Lo dichiara il sindaco Esterino Montino.

“Innanzitutto bisogna precisare che le palestre non sono chiuse – spiega il sindaco -. Rimangono aperte anche oltre l’orario scolastico, per attività extra curricolari a cui partecipano le ragazze e i ragazzi iscritti a quella scuola e che praticano sport con questa o quella associazione sportiva che opera all’interno della palestra stessa, come da decreto”.

“Capisco che è una limitazione che non c’è mai stata nel nostro comune – prosegue Montino -. Ma ricordo che dal 2013, sotto questa amministrazione, hanno potuto fiorire e crescere decine di asd le cui attività sono state agevolate in tutti i modi. Non è, dunque, una scelta politica o ideologica né una volontà di penalizzare chi fa sport e chi lo promuove. Ed eviterei discorsi evidentemente di parte e personalistici, come vedo in queste ore“.

“La ragione per cui ho firmato, con senso di responsabilità, questo decreto limitativo è relativa agli indici di contagio che anche nel nostro territorio stanno toccando punte simili a quelle viste durante il lockdown – sottolinea ancora il sindaco -. Inoltre il traffico aereo riprende e aumentano, di conseguenza, anche l’attività e gli spostamenti sul nostro territorio, inclusi i rientri da località che si sono rivelate ad alto rischio. Questo ci spinge ad avere un’attenzione quasi maniacale in difesa dei luoghi e delle persone più sensibili. Per me i ragazzi delle nostre scuole sono le persone più sensibili. Non a caso, a marzo, sono state proprio le scuole ad essere chiuse per prime”.

“Visto che il 14 ricomincia l’attività scolastica, in una situazione che richiede enormi sforzi e comporta moltissime difficoltà proprio a tutela dei ragazzi e del personale scolastico – conclude Montino -, il divieto di liberalizzare l’uso delle palestre, che il giorno dopo verrebbero utilizzate dal personale delle scuole e dagli studenti, è un atto di grande responsabilità e coraggio. Capisco le rinunce, ma anche se alcuni sembrano averlo dimenticato e sottovalutano i rischi, ricordo che c’è una pandemia in corso e ognuno deve fare la propria parte. Non è una scelta definitiva, ovviamente, ma legata alla situazione di emergenza che ancora viviamo”.

Calicchio: “La salute dei ragazzi ha la priorità”

Condivido in pieno la decisione del sindaco di chiudere le palestre delle scuole a chi non frequenta la scuola stessa“. Lo dichiara l’assessore allo sport Paolo Calicchio. “È una scelta difficile, presa per senso di responsabilità e non per danneggiare né ostacolare nessuno – prosegue Calicchio -. Lo abbiamo visto, purtroppo, in questi mesi: sono necessarie decisioni ferme, anche se impopolari, per contrastare questo virus con cui, ancora, dobbiamo convivere”.

“Convivere non significa fare finta che non ci sia – prosegue l’assessore -, ma anzi avere ben chiara la sua portata e i rischi che comporta e, di conseguenza, fare tutto quello che serve per contenere il più possibile il contagio”.

Le scuole sono un luogo estremamente sensibile e la tutela delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi è una priorità assoluta – sottolinea ancora l’assessore -. Preferiamo prendere decisioni difficili adesso, invece che doverci pentire di non averlo fatto tra qualche settimana”.

Le palestre non sono “blindate” come si legge in giro – ribadisce Calicchio -: le ragazze e i ragazzi potranno continuare ad usare la palestra della propria scuola anche dopo l’orario delle lezioni e le asd potranno continuare ad usarle limitando l’accesso a chi frequenta quello specifico istituto”.

“È sicuramente una limitazione rispetto agli scorsi anni – conclude Calicchio -, ma non considerare il quadro generale in cui questo avviene: quello di una pandemia che dobbiamo controllare con ogni mezzo a nostra disposizione. Noi per primi ci auguriamo che la situazione cambi in meglio nelle prossime settimane e che, quindi, questo provvedimento non debba più essere necessario. Invito, dunque, tutte e tutti ad evitare polemiche strumentali e personalistiche e di pensare, invece, alla collettività“.

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