Terracina posticipa la riapertura delle scuole: si rientra sui banchi il 28 settembre
La riapertura posticipata riguarderà tutti gli istituti di Terracina, di ogni ordine e grado, purché pubblici
Terracina – Anche Terracina, come quasi tutti i Comuni pontini, ha deciso di posticipare la riapertura delle scuole. E proprio come la vicina Fondi, anche lei coinvolta dalle amministrative del prossimo 20 e 21 settembre, ha deciso di non riaprire il 24, ma direttamente il 28 settembre.
Una decisione ponderata quella del vicesindaco facente funzioni (e candidato sindaco) Roberta Tintari, che ha spiegato: “I dirigenti scolastici degli istituti nostrani ci hanno espressamente chiesto di posticipare la riapertura delle scuole. In parte, sicuramente per le nuove norme di sicurezza in materia di contenimento del coronavirus.
I plessi, infatti, soffrono la carenza di banchi monoposto e sono a corto di Dpi, che, al momento, basterebbero soltanto per i primi giorni di lezione. Inoltre, lo screening del personale docente e del personale Ata già in servizio non è ancora stato completato, a cui andrebbe ad aggiungersi quello del personale che entrerà in servizio successivamente alla data di inizio dell’anno scolastico.”
E ancora: “Resta anche il problema di ridefinire l’organizzazione del trasporto scolastico, anche in funzione dei nuovi orari di ingresso a scuola, che i dirigenti scolastici si preparano a modificare, al fine di evitare assembramenti sia all’entrata che all’uscita delle lezioni”. Infine, resta proprio il problema della politica: a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, già di per sé ricco di incognite e pieno di sfide, sono state fissate le elezioni. Molti plessi saranno seggio elettorale, il che implicherebbe non solo caos per gli studenti, ma anche una notevole spesa pubblica (quasi tutta a carico del Comune), dato che servirebbero una doppia disinfezione e sanificazione.
Secondo quanto affermato nell’ordinanza n°99, firmata ieri, la riapertura posticipata riguarderà tutti gli istituti del territorio di ogni ordine e grado, purché pubblici. “Per quanto riguarda le scuole paritarie – ha concluso il Vicesindaco -, purché siano in grado di rispettare le linee guida del “piano scuola 2020/2021″ e purché siano in grado di rispettare le raccomandazione del Comitato tecnico scientifico in materia di contenimento del coronavirus, queste potranno decidere in autonomia la data di apertura”.
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