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Incendio allo Splash, l’ex pallanuotista Medea Verde mette all’asta le sue medaglie d’oro per la rinascita della piscina

13 settembre 2020 | 18:00
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Incendio allo Splash, l’ex pallanuotista Medea Verde mette all’asta le sue medaglie d’oro per la rinascita della piscina

Al via anche una petizione online per la rinascita del centro. Il nipote del proprietario: “Con le nostre attuali forze e senza alcun tipo di copertura economica non saremmo mai in grado di ripartire”

A bruciare non è stata solo una struttura. A bruciare è il cuore vivo e pulsante della comunità spignese, che, in quel luogo ha, per anni, riconosciuto il proprio simbolo e il proprio orgoglio. Li si allenavano i loro bambini (come i bambini delle città limitrofe), li andavano in colonia, l’estate, li andavano in palestra, una volta cresciuti.

Li la pallanuoto era diventato uno sport degno di nota anche dalle nostre parti. Per questo, vedere andare in fiamme prima e cadere a pezzi poi, quel luogo del cuore, non è un fatto passato inosservato. In molti si sono stretti attorno alla famiglia Ciccione, proprietari dell’impianto. In molti hanno condiviso storie, ricordi, avventure fino a quel momento rinchiuse nel cassetto della memoria.

Tra queste, vi è anche l’ex pallanuotista – classe “91 – Medea Verde, che in quel di Splash ha mosso i suoi primi passi e che per sostenere la rinascita della piscina e del centro sportivo tutto ha deciso di mettere all’asta due medaglie d’oro duramente conquistate agli Europei del 2008.

La solidarietà della comunità

Un gesto, quello di Medea Verde, che dimostra come anche lo sport ad alti livelli sia rimasto colpito da quanto successo pochi giorni fa, dove, in 24 ore, sono letteralmente andati in fumo anni di sacrifici.

Anni che, però, vengono ricordati anche da chi lo sport lo coltiva solo per passione o da chi ha comunque voglia di vedere rinascere, come una fenice, quella struttura. Per questo, su gofoundme è già partita una raccolta fondi, creata da uno dei nipoti del titolare dell’A.S.D. Splash nuoto, che ha raccontato: “Il 9 Settembre 2020 il centro sportivo Splash Nuoto di Spigno Saturnia è andato distrutto a causa di un incendio. Nel giro di pochi minuti le fiamme hanno avvolto l’intera struttura, provocandone il crollo. Per 24 interminabili ore la grande famiglia dello Splash e tutta la comunità spignese e non solo, è rimasta inerme ad assistere alla devastazione.

Completamente distrutti piscina, palestra, spogliatoi, bar e la maggior parte dei locali. I danni sono incalcolabili. Questa tragedia ha stravolto la vita di decine di famiglie: persone che da anni collaboravano con impegno e dedizione si sono ritrovate da un momento all’altro senza lavoro.

Lo Splash non era soltanto il cuore pulsante dello sport del sud-pontino, ma soprattutto una casa, una famiglia dove diverse generazioni hanno vissuto emozioni e costruito ricordi indelebili. Con le nostre attuali forze e senza alcun tipo di copertura economica – si legge nella lettera – non saremmo mai in grado di rinascere. 

Il primo passo per un nuovo inizio sarà la messa in sicurezza di ciò che resta della struttura, la rimozione delle macerie, la rimozione e/o consolidamento delle parti pericolanti che potrebbero crollare, verifiche della capacità di resistenza di tutti gli elementi portanti interessati dall’incendio, verifiche sulla funzionalità di tutte le impiantistiche e lo smaltimento dei materiali inquinanti necessario per tutelare la salute della comunità.

I fondi raccolti saranno destinati a Marcello Ciccione, titolare della A.S.D. Splash Nuoto. Il nostro obiettivo – conclude la lettera -, come da ormai 40 anni, è quello di continuare a crescere ed educare tanti giovani grazie ai valori che solo lo sport sa trasmettere e restare un punto di riferimento per una piccola realtà come quella di Spigno Saturnia. Non possiamo lasciare che tutto finisca così!”

In foto nell’articolo: Medea Verde

(Il Faro online)