Covid-19, la Prefettura di Latina: “Mascherina obbligatoria h24”. Ma c’è chi rileva incongruenze
L’incontro è stato incentrato sulla richiesta “rivolta a tutti i Comuni di inasprimento della misure di contenimento”.
Ormai sembra il Covid-19 a scandire le giornate. E’ questo terribile nemico a farla da padrone negli uffici, nei centri commerciali, anche all’aperto e sicuramente non di meno a scuola.
E con l’avvicinarsi della data di riapertura dei plessi scolastici è scattato il panico. Purtroppo difficile riuscire a proteggersi dalla diffusione di un virus che, sia anche il coronavirus, è impossibile da controllare se non con il rispetto delle regole anti-covid indicate dall’azienda sanitaria locale quotidianamente: distanziamento sociale, uso delle mascherine, evitare assembramenti e un attento e meticoloso lavaggio delle mani
Se, quindi, nelle chat di scuola è scoppiato il pandemonio sull’apertura o meno delle scuole, sull’uso della mascherina, la Prefettura di Latina è corsa in aiuto disponendo una regola certa da seguire per tutti.
Stamattina l’incontro in Prefettura con il Prefetto Maurizio Falco, con il Presidente della Provincia Carlo Medici, e con il Direttore Generale della Asl Giorgio Casati,. Riunione con un oggetto specifico: “Definire le misure di contenimento del contagio”
Dopo aver sottolineato che “Formia non è zona rossa” l’incontro è stato incentrato sulla richiesta “rivolta a tutti i Comuni di inasprimento della misure di contenimento. Tutti i sindaci di tutti i Comuni della provincia – si legge nella nota della Prefettura – provvederanno a rilasciare ordinanza con l’obbligo di utilizzo delle mascherine per tutto l’arco delle 24 ore”. E non solo perché raccomanda: “Il distanziamento sociale deve essere più osservato possibile”.
Le scuole della Provincia di Latina
Un discorso a parte è stato fatto per le scuole. Plessi scolastici, chiusi da ben sette mesi, e per i quali si è naturalmente attivato un tam tam tra i genitori per confrontarsi su regole e misure da adottare e sull’opportunità di “mettere a rischio l’incolumità dei propri figli”.
La situazione è evidentemente di tensione. Ma anche in merito a questo argomento interviene la nota della Prefettura che dichiara: “Per quanto riguarda le scuole è stato concordato con la Prefettura di Latina, la Asl e il Provveditorato agli studi Provinciale lo slittamento dell’apertura per le scuole comunali da giovedì 24 a lunedì 28 settembre. Le scuole superiori invece inizieranno domani, 24 settembre, le attività scolastiche in modalità Dad per i prossimi 15 giorni”.
Il punto sui casi positivi
Per oggi però i dati che arrivano dalla direzione sanitaria provinciale dell’Asl parlano di “4 nuovi casi, uno ad Aprilia, uno a Sabaudia, uno a Sezze e uno a Terracina”.
D’altra parte in questo ormai lungo e tormentato periodo “Covid” l’Azienda sanitaria e i suoi operatori non si sono mai fermati. I tamponi sono stati incrementati per circoscrivere il più possibile i rischi di contagio.
E, infatti, la Prefettura informa che “continuano le azioni di analisi e controllo da parte dell’Asl in sinergia con il Comune di Formia, di tutto il comprensorio del sud Pontino. Oltre alla giornata di oggi, verrà allestito un nuovo Drive in presso Via Olivastro Spaventola anche nel fine settimana prossimo, per permettere uno screening ancora più capillare”.
Per quanto riguarda le cerimonie in programma in questi giorni, invece “non verranno annullate ma dovranno essere scrupolosamente osservate tutte le misure di contenimento, in quanto verranno inaspriti i provvedimenti e i controlli”.
La situazione a Minturno
Eppure c’è una voce fuori dal coro. Un esponente abbastanza autorevole da ripercorrere gli ultimi mesi e sottolineare alcune decisioni che appaiono incongruenti. “Da fine agosto – scrive in post personale il sindaco di Minturno, Gerardo Stefanelli – con provvedimento nazionale è stabilito obbligo di indossare la mascherina all’aperto nei luoghi affollati in cui non si può mantenere la distanza interpersonale.
Adesso si ragiona di obbligare le persone a indossare la mascherina all’aria aperta in ogni caso (anche durante una passeggiata solitaria). A prescindere se sia giusto o meno, se sia utile o meno, vorrei riflettere sul fatto che al contempo restano consentiti gli sport di squadra e quelli di contatto (senza mascherina), aperte le palestre e i ristoranti ( luoghi chiusi in cui si può non indossare la mascherina mantenendo la distanza), aperti i locali della movida, e altri esempi di attività e luoghi in cui il contagio è molto più probabile che all’aria aperta. Credo che ci sia qualche incongruenza in tutto questo. Ma forse mi sbaglio”.
E rispetto all’apertura delle scuole di Minturno il primo cittadino dichiara: “Per ora non ho avuto comunicazione di spostamenti. La data di inizio per il momento per me resta domani 24 settembre. Se arriveranno comunicazioni ci adegueremo”. Intanto chiarisce a quanti gli stanno formulando domande relative all’uso della mascherina a scuola che “va utilizzata all’ingresso, all’uscita e nei luoghi in cui si entra in contatto con gli altri, non al banco durante le lezioni”.
L’ordinanza di Coletta
Il sindaco di Latina, invece, ha firmato in data odierna l’ordinanza numero 231, con la quale ordina: “L’obbligo, a chiunque, di indossare correttamente, fino alla data del 15 ottobre, il dispositivo di protezione individuale (mascherina facciale) su tutto il territorio comunale e senza distinzioni di orari, su tutte le aree pubbliche e/o aperte al pubblico ove non sia possibile garantire il rispetto delle norme sul distanziamento sociale, fatta eccezione per i minori al di sotto dei 6 anni nonché per i soggetti che presentino forme di incompatibilità certificata con l’uso continuativo della mascherina. Il mancato rispetto della presente Ordinanza verrà applicata una sanzione amministrativa di euro 100”.
La situazione a Fondi
Anche il vicensidaco di Fondi, Beniamino Maschietto, ha emanato analoga ordinanza, la numero 52, con la quale dispone “l’obbligo a chiunque di indossare correttamente fino alla data del 15 ottobre 2020 il dispositivo di protezione individuale (mascherina facciale) su tutto il territorio comunale e senza distinzioni di orari, su tutte le aree pubbliche e\o aperte al pubblico, fatta eccezione per i minori al di sotto dei 6 anni, nonché per i soggetti che presentino forme di incompatibilità certificata con l’uso continuativo della mascherina”. Anche in questo caso la sanzione per il mancato rispetto del provvedimento ammonta a 100 euro.