Il cardinal Becciu si dimette: l’ombra di un nuovo scandalo travolge il Vaticano?
Con la rinuncia al cardinalato, Becciu non potrà entrare in conclave. E su questa rinuncia tanto inaspettata scende lo spettro dell’affaire del palazzo di Londra
Città del Vaticano – Mons. Becciu si dimette e sul Vaticano cala l’ombra di un nuovo scandalo. A dare notizia delle dimissioni è una nota della Sala Stampa della Santa Sede, diffusa nella serata del 24 settembre, che recita: “Oggi Papa Francesco ha accettato la rinuncia dalla carica di Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e dai diritti connessi al Cardinalato, presentata da Sua Eminenza il Cardinale Giovanni Angelo Becciu”.
Già sostituto della Segreteria di Stato dal 2011 al 2018, era stato “promosso” Prefetto per la Congregazione della causa dei Santi dallo stesso Bergoglio. Ora, con le dimissioni dal cardinalato non potrà entrare nel prossimo conclave ed essere tra i porporati elettori che sceglieranno il futuro Pontefice (ad oggi, senza Becciu, i cardinali elettori sono 121: 16 creati da Giovanni Paolo II, 40 da Benedetto XVI, 65 da Bergoglio).
I motivi che hanno spinto l’ormai ex cardinale non si conoscono. Lo stesso Becciu, interpellato dall’Adnkronos ha riferito: “Preferisco il silenzio”. Eppure su questa rinuncia tanto inaspettata scende lo spettro dell’affaire del palazzo di Londra (leggi qui).
L’inchiesta, che stanno portando avanti gli inquirenti dell’Ufficio del Promotore di Giustizia Gian Piero Milano e del suo aggiunto Alessandro Diddi, parte dagli investimenti della Segretaria di Stato nell’Athena Capital Global Opportunities Fund di un noto finanziere, dopo un analogo tentativo di business naufragato in Angola. Come riporta l’Adnkronos, l’operazione con Athena nacque proprio quando a capo della sezione Affari generali della Segreteria di Stato c’era monsignor Angelo Becciu.
Un investimento considerato “sospetto” dai giudici di Oltretevere poiché si decise di finanziare in parte la somma con i denari dell’Obolo di San Pietro (un fondo a sostegno della missione della Chiesa e delle opere di carità) destinandolo a operazioni speculative.
Ed è proprio dall’Angola, dove l’ex porporato è stato Nunzio Apostolico dal 2001 al 2009, che parte il nuovo filone. Nel 2013, con Becciu nella Segretaria di Stato si investirono oltre 200 milioni di dollari in una piattaforma petrolifera al largo delle del paese africano. L’affare però salta e quei milioni, l’anno dopo, vengono affidati al finanziere che crea il fondo Athena.
Ma l’investimento si rivela sconveniente per la Santa Sede che per uscirne si opta per l’acquisto del palazzo di Sloane Avenue a Londra con l’intermediazione del broker Gianluigi Torzi. Per quel palazzo finiscono nel mirino della magistratura di Oltretevere i più stretti collaboratori di Becciu; personaggi che saranno poi licenziati da Papa Francesco il 1 maggio 2020, a seguito della perquisizione negli Uffici della Segreteria di Stato.
Sullo scandalo di Londra, come riporta l’Adnkronos, si registra anche uno dei più violenti scontri mai registrati Oltretevere, uno scambio al vetriolo con il Segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, che ha proprio Becciu per protagonista. Replicando a Parolin, che definisce “opaco” l’affare di Sloane Avenue, Becciu, infatti, nel ribadire di aver sempre agito nell’esclusivo interesse della Santa Sede, non esita a evocare la ‘macchina del fango’.