I soldi della camorra riciclati nei ristoranti di Roma: maxi blitz nel centro della Capitale
Arrestate 13 persone, sequestrati beni per 4 milioni, ed orologi dal valore di oltre 50 mila euro. Coinvolti anche Angelo e Luigi Moccia, capi dell’omonimo clan camorristico
Il clan Moccia
Il clan Moccia di Afragola (NA) è una storica organizzazione camorristica, protagonista di accese faide tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. Tuttora è operante nei comuni della provincia partenopea di Afragola, Casoria, Arzano, Caivano, Cardito, Crispano, Frattamaggiore e Frattaminore nonché, negli ultimi anni, anche sul territorio romano. Fulcro di tale associazione era Moccia Gennaro, assassinato il 31 magggio 1976 in un agguato dovuto ai contrasti tra la sua egemonia e il contrapposto clan Giuliano che, all’epoca, controllava il territorio di Afragola.
In seguito la famiglia fu retta dall’odierno indagato Angelo Moccia che, al termine della prima e della seconda guerra di camorra, dopo gravi vicende di sangue, fu destinatario di una condanna all’ergastolo per i procedimenti penali che ne scaturirono. A seguito di tale condanna, Angelo decise di costituirsi nel 1992, presso la Casa Circondariale de L’Aquila, affermando di essere intenzionato a troncare il proprio passato criminale ed intraprendere la strada della cosiddetta “dissociazione”. In tale occasione lo stesso aveva dichiarato che non avrebbe accusato nessuno, ma soltanto riconosciuto le proprie responsabilità.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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