Covid-19, nuova ordinanza: nel Lazio mascherine obbligatorie all’aperto h24
La precisazione di D’Amato: “Non ci sarà invece l’obbligo per i bimbi under 6 e per chi pratica sport all’aperto”
Roma – Obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto in tutta la regione Lazio. Lo prevede un’ordinanza, appena firmata alla Pisana. Ad annunciarlo, nel corso di una conferenza stampa, l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato insieme al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, che precisano: “Non ci sarà invece l’obbligo per i bimbi under 6 e per chi pratica sport all’aperto”. Per chi non rispetta l’ordinanza, previste multe fino a 400 euro.
#CORONAVIRUS: DA DOMANI, 3 OTTOBRE, OBBLIGATORIO L’USO DELLE MASCHERINE ALL’APERTO NEL LAZIO
Il presidente della…
Pubblicato da Salute Lazio su Venerdì 2 ottobre 2020
Tutti gli obblighi e i divieti
– a decorrere dalla data di pubblicazione della presente ordinanza e fino a nuova disposizione è disposto
l’obbligo, su tutto il territorio regionale, di indossare la mascherina nei luoghi all’aperto, durante l’intera giornata, fatte salve le ulteriori specifiche misure di sicurezza previste nelle linee guida e nei protocolli
di settore vigenti ai sensi dell’Ordinanza n. 56/2020 e delle disposizioni nazionali vigenti;
– l’obbligo rimane escluso per i bambini al di sotto dei sei anni, per i portatori di patologie incompatibili con l’uso della mascherina e durante l’esercizio di attività motoria e/o sportiva;
– si rinvia, quanto alle sanzioni, alle previsioni di cui all’art. 2 del decreto legge n.33/2020, convertito con
modificazioni dalla legge 14 luglio 2020, n.74 e alle previsioni dell’articolo 4, comma 1, del decretolegge 25 marzo 2020, n. 19, convertito con modificazioni dalla legge n.35 del 2020 e ss.mm.ii.;
– allo scopo di perseguire in modo efficace l’obiettivo di generale copertura vaccinale e di assicurare che il
SSR possa fronteggiare l’aumento di domanda anche per le persone di età compresa tra 18-59 anni
(residuali rispetto a quelle bersaglio e servite da MMG/PLS) che una quota di 100.000 dosi vaccini, o
ulteriore, sia resa disponibile alle Farmacie per:
a) garantire l’acquisto con oneri a carico del cittadino, secondo un prezzo uniforme di partecipazione che
verrà all’uopo individuato, e previo rimborso alla Regione del costo sostenuto;
b) consentire loro, in presenza dei requisiti e secondo modalità definite dalla Direzione Salute, oltre che
la vendita, anche l’organizzazione di un servizio di somministrazione/inoculazione del vaccino con
conseguente assunzione di responsabilità; in tal caso il prezzo verrà definito tenuto conto della
maggiorazione generalmente corrisposta ai MMG/PLS;
– sentite le associazioni di categoria maggiormente rappresentative delle farmacie, sono definiti con atto
della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo con l’Unità di crisi regionale le modalità
di distribuzione tra le farmacie delle dosi vaccino, il prezzo uniforme di partecipazione per l’acquisto del
vaccino ed il prezzo per il servizio di somministrazione/inoculazione, con onere a carico del cittadino;
– sono parimenti definiti, con atto a cura della Direzione salute e integrazione socio-sanitaria in raccordo
con l’Unità di crisi regionale, il numero definitivo delle dosi vaccino, i requisiti e le modalità del servizio
di somministrazione/inoculazione dello stesso.
(Il Faro online)