Antonella Palmisano, personal best sui 5000 di marcia: “Un ritorno emozionante. L’avevo aspettato tanto”
Registra il miglior tempo personale a Tivoli sulla distanza dei 5000. Sabato al match internazionale di Podebrady nella 20 chilometri
Roma – Il ritorno agognato alle gare è stato premiato con un personal best migliorato dopo alcuni anni. Antonella Palmisano si prende gli applausi del nuovo record tutto suo sui 5000 metri di marcia di Tivoli. Allo Stadio Galli, in occasione del classico Trofeo Fulvio Villa, il bronzo di Londra 2017, scende di un minuto del precedente tempo di 22:16.5 e conquista il netto 21:00.0. Segno di costanza e di talento.
Punta a migliorare ancora Antonella. Ai Mondiali di Doha non era riuscita a dare del suo meglio a causa del caldo asfissiante di quei giorni, classificandosi solo 13esima, ma il ritorno sospirato alla marcia agonistica, dopo lo stop del lockdown e l’attesa di questi mesi, prima di rientrare ufficialmente, è sembrato proprio una liberazione. Sono tornate anche quella normale emozione e ansia agonistica, che la Palmisano racconta sul sito ufficiale della Federatletica: “Ho sentito la “fifa” che avverto prima di ogni gara importante”. Probabilmente quel suo cuore di atleta l’aveva capito. Finalmente si tornava a marciare, a macinare passi nel “tacco e punta” ed a una normalità, che tutti sperano sia definitiva, lentamente verso le prossime Olimpiadi: “Mi era mancato tanto”. Sottolinea il bronzo europeo di Berlino.
Arrivando in macchina, come lei stessa racconta, da Ostia fino a Tivoli, l’atleta delle Fiamme Gialle si è sentita salire una emozione particolare, che in fondo sempre le era appartenuta. E che probabilmente le appartiene ancora: “Vuol dire che sono ancora appassionata di quello che faccio”. Il pensiero va inesorabilmente ai giorni peggiori della diffusione della pandemia da coronavirus. Antonella l’aveva raccontato a Il Faro on line e si era raccontata. Nello stop e nel rientro per gli allenamenti, insieme alla pazienza olimpica, che in quei mesi difficili, ogni atleta ha dovuto sfoderare per reinventarsi, Antonella ha atteso: “Le gare mi erano sembrate un miraggio”. E non è stata l’unica a pensarla in questo modo. Mentre i numeri dei contagi salivano, l’Italia Team della marcia sperava che l’incubo passasse. Si è solo alleggerito, senza far sparire definitivamente il Covid-19. Ma i protocolli sportivi redatti e accordati con il Governo, hanno permesso allo sport di ripartire in sicurezza. E Antonella ha potuto registrare il suo migliore tempo sui 5000, a premio di un’attesa costante che non ha mai mollato. In pista allora a Tivoli, la Palmisano ha vissuto la prima gara ufficiale della stagione, per una marcia che è ripartita dopo gli altri sport. Assembramenti in strada e in pista. Proprio le direttive e i nuovi regolamenti hanno permesso ai marciatori di tornare a gareggiare, come sta accadendo anche per le maratone.
E non è finita. Ci saranno tre week end di gare per la Palmisano. Si parte per Podebrady sabato prossimo per il match internazionale di marcia, sulla distanza sei suoi 20 chilometri. Poi si svolgeranno i Campionati Italiani Assoluti di Modena, insieme alla Festa dell’Endurance, sui 10 chilometri. Si allena nella Pineta di Castel Fusano l’atleta gialloverde e probabilmente il “Guardiano della Pineta”, sagoma naturale di un particolare albero all’ingresso del polmone verde lidense, l’accoglie ogni mattina per portarla sempre più avanti: “Siamo in una fase di carico in questo momento – dice Antonella – e non scaricherò prima di Podebrady”. E prosegue: “Ho marciato per dieci chilometri in pineta – conferma l’atleta allenata da Patrizio Parcesepe – un avvio controllato da 4:20 al primo e 4:23 al secondo chilometro, poi ci siamo concessi tre km ‘liberi’ che ho coperto in 4:09, 4:08 e 4:00. Col senno di poi, non mi sarebbe dispiaciuto leggere 20:59 invece che 21:00”. Se lo sentiva nelle gambe il tempone sui 5000 metri, ma come lei stessa dichiara: “Va benissimo così”.
(Il Faro online)(foto@Colombo/Fidal)