Attività sportiva e motoria consentite. Il nuovo Decreto anti Covid-19. Spadafora: “Salvo lo sport di base”
Licenziato nella notte il nuovo Decreto. L’attenzione degli sportivi si concentra su permessi e divieti indicati. La discussa attività motoria è consentita
Roma – A qualche ora dalla firma notturna del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (il testo integrale), Spadafora fa il punto sullo sport. Viene fermato solo quello “di contatto” che si svolge occasionalmente e a livello amatoriale.
Una punta di dispiacere per chi si dilettava a giocare a pallone con gli amici e a pallacanestro nei parchi (dove vige il divieto di assembramento), ma la linea dei contagi è quella. In risalita. E allora bisogna frenare il trend di questi giorni. Per lo sport regolamentato dai protocolli nessun intervento. Ci sono i documenti decisi negli scorsi mesi a indicare i comportamenti preventivi necessari e sicuri (sia per il calcio che per le altre discipline sportive olimpiche e paralimpiche). E allora il Ministro dello Sport dichiara con sollievo che le attività professionistiche e dilettantistiche vanno avanti. Il provvedimento lascia spazio di proseguimento anche alle società sportive dilettantistiche e alle associazioni. Il timore passava pure da lì: tanti sono stati gli aiuti finanziari per questo ambito sportivo imprenditoriale e gli operatori non avrebbero voluto fermarsi, per non morire. Non lo faranno. Andranno avanti, monitorando il livello della crescita del Covid-19 in Italia.
“Lo sport è salute”. Sottolinea Spadafora in apertura di messaggio sulla sua pagina ufficiale Facebook. E va tutelato il benessere psico-fisico. La corsa può svolgersi ovviamente senza uso della mascherina, il cui uso sarebbe pericoloso per il respiro e l’ossigenazione dell’attività sportiva. E per l’attività motoria? Nel testo del Decreto si legge chiaramente che è “consentita l’attività motoria, con rispetto di distanza dalla persone di un metro”. Quindi coloro che fanno jogging o footing possono evidentemente continuare a praticare la loro attività. Erano state consolatorie per molti le precisazioni delle scorse ore diffuse dalla circolare del Viminale. Mascherina solo per le passeggiate “normali”, quelle senza “spingere” muscoli e respirazione e quando si è compagnia di persone e da soli.
Le palestre proseguono la loro attività, già monitorata. Un investimento a riguardo, fa riferimento alle costose sanificazioni, estese per tutti gli ambienti delle imprese sportive rimaste aperte. Annuncia Spadafora che ci saranno nuovi finanziamenti: “Stiamo per attivare un fondo per alleggerire le spese derivanti dai nuovi obblighi di igienizzazione e sanificazione, al fine di tutelare l’enorme valore economico e sociale dello sport per tutti”.
Nel nuovo Decreto licenziato nella notte scorsa, si fa riferimento anche alla partecipazione degli spettatori negli stadi e nei palazzetti (leggi qui). La presenza del pubblico sarà contingentata. 1000 persone all’aperto e solo 200 al chiuso. Dallo sport, alla musica probabilmente, e anche alla cultura in generale. Non la distanza garantita di un metro e misurazione della febbre all’ingresso.
Decisioni difficili da parte del Governo, che entreranno in vigore dal 14 ottobre e saranno valide per 30 giorni. Lo faranno in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico. Lo sottolinea il Ministro nel suo messaggio.
Di seguito il post di Vincenzo Spadafora sulla sua pagina ufficiale Facebook
“Lo sport è salute, promuove corretti stili di vita e tutela il benessere psico-fisico in ogni suo aspetto e a tutte le età.
Il mondo sportivo è stato tra i più colpiti durante il lockdown e nelle settimane successive: è stato tra gli ultimi settori a riprendere, soprattutto lo sport di base, e ancora i numeri della ripresa non sono minimamente paragonabili a quelli precedenti la pandemia.
Abbiamo fatto ogni sforzo possibile, operato a sostegno del settore con misure e risorse mai viste prima, assicurato bonus a una categoria di lavoratori finora invisibile, previsto sostegni a fondo perduto. Stiamo per attivare un fondo per alleggerire le spese derivanti dai nuovi obblighi di igienizzazione e sanificazione, al fine di tutelare l’enorme valore economico e sociale dello sport per tutti.
Ne siamo talmente convinti che faremo di tutto affinché lo sport, con tutti i benefici che comporta, non si fermi di nuovo. Anche se questo implica una maggiore consapevolezza e una maggiore responsabilità da parte di tutti nel rispetto delle regole, dentro e fuori i campi sportivi.
L’analisi svolta dal Comitato Tecnico Scientifico delle curve dei contagi e degli altri indicatori sensibili ha imposto al Governo la necessità di prendere scelte difficili, proporzionate, ragionevoli. Tutti i settori risentiranno di una stretta.
Nel nuovo DPCM abbiamo tutelato non solo lo sport professionistico ma anche quello dilettantistico: associazioni e società sportive, federazioni e enti di promozione hanno infatti dato prova di aver rispettato con rigore i protocolli emanati nelle scorse settimane, spesso anche affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture.
Questo significa che le ragazze e i ragazzi iscritti a scuole o campionati potranno continuare le loro attività, ad esempio, anche per quanto riguarda il calcio, il basket, la pallavolo tra gli altri, fatto salvo il rispetto delle regole e la prudenza oggi necessaria in ogni aspetto della vita quotidiana. Nessun cambiamento invece per quanto riguarda l’attività delle palestre (già ben regolamentata) e la corsa, “ovviamente” senza mascherina.
Dal lato sportivo al momento si è deciso di fermare solo le attività amatoriali degli sport di contatto: per intenderci, le “partitelle” organizzate tra amici. Non che non abbiano importanza o non siano utili ma in un momento così difficile, e speriamo per un breve periodo, dobbiamo ritornare a fare qualche sacrificio.
Chiaramente tutto il settore, e chi subirà in modo più significativo queste scelte, continuerà a ricevere attenzione e sostegno nei prossimi provvedimenti economici, a partire dalla prossima Legge di Bilancio.
Ogni decisione presa dal Governo rispecchia la fotografia della situazione attuale: monitoreremo, come sta facendo il Cts da mesi, l’andamento delle prossime settimane per capire se sarà possibile tornare a giocare anche tra amici in modo amatoriale o se, speriamo di no, sarà necessaria un’ulteriore stretta.
Molto dipende da noi: non dimentichiamo la mascherina, scarichiamo Immuni, rispettiamo le norme e un po’ anche il buonsenso”.
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(Il Faro online)