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Fiumicino, il vecchio inquilino non paga: famiglia con un bimbo di tre anni senza gas

13 ottobre 2020 | 20:16
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Fiumicino, il vecchio inquilino non paga: famiglia con un bimbo di tre anni senza gas

La denuncia di Ilaria: “Le leggi tutelano le ditte ma a farne le spese siamo sempre noi cittadini”

Fiumicino – Il sogno di trasferirsi una nuova casa che in pochi istanti si trasforma in un incubo a causa della burocrazia. Succede a Fiumicino, dove una giovane famiglia, con un bimbo di tre anni, si è trovata i sigilli al contatore del gas perché il proprietario precedente non ha pagato le bollette.

I fatti risalgono a metà settembre, dopo la firma del contratto di affitto da parte di Ilaria di un appartamento nella cittadina costiera. La famigliola era completamente all’oscuro della morosità della precedente inquilina: un fatto scoperto mentre venivano avviate tutte le procedure per le vulture e il cambio di gestore. Immediatamente è stata contattata la ditta, alla quale è stata chiesta – con urgenza – la risoluzione e la cessazione della vecchia utenza per consentire così il cambio di gestore.

L’indomani, un operatore contatta Ilaria per comunicarle che la pratica era stata presa in gestione, confermandole “di essere fortunata” perché ancora non era stato fissato un appuntamento per il distacco e che entro fine settembre la pratica si sarebbe risolta, garantendo che il gas non sarebbe stato interrotto. Ma le cose sono andate diversamente: il 29 settembre compaiono i sigilli al contatore, nonostante le garanzie date telefonicamente dagli operatori del gestore.

Ilaria si trova così costretta ad abbandonare la sua nuova abitazione prima ancora di entrarci: le telefonate si susseguono senza fine con rimpalli di competenze nonostante gli avessero assicurato che “i sigilli al contatore non sarebbero stati messi”. “Entro due giorni la pratica sarà risolta“, dicono ai call center. Ma il giorni passano, le settimane pure. All’ennesima telefonata, il gestore del gas, per accelerare i tempi, gli suggerisce: “Se paga lei le bollette mancanti le riattiviamo subito il gas“.

Una cifra che ammonta a diverse centinaia di euro e che la famiglia di Ilaria, con un bimbo di tre anni, dopo le tante uscite per il nuovo appartamento, non può permettersi. A un mese di distanza dall’inizio della vicenda, la situazione sembra non trovare fine. La pratica dovrebbe sbloccarsi a giorni – secondo quanto riferito dal gestore – ma per essere lavorata verranno impiegati dai cinque ai sette giorni lavorativi. Solo dopo il tecnico potrà togliere i sigilli. Dunque, se tutto va bene, per fine ottobre Ilaria e la sua famiglia potranno – finalmente – entrare nella loro nuova casa.

“E’ assurdo che una persona che ha sempre pagato le bollette ed è sempre stata in regola con tutti i canoni debba essere trattata così. Le leggi tutelano le ditte ma a farne le spese siamo sempre noi cittadini – dice Ilaria a ilfaroonline.it – Il sistema sembra spingerti a fare tutto fuori dalla legge, tanto chi sbaglia non sembra che venga poi punito. E chi ci rimette, come al solito in Italia, sono le persone per bene”.

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