L’Onu omaggia Falcone, Tirrito: “Seguire il denaro vuol dire anche tutelare chi consente di tracciare nuove strade investigative”

Approvata a Vienna all’unanimità la risoluzione italiana sulla lotta alle mafie
“Il metodo investigativo di Giovanni Falcone, racchiuso nella formula ‘segui il denaro, non gli uomini’ è diventato ufficialmente il metodo investigativo contro le mafie di tutto il mondo. La sua visione della lotta alle mafie è infatti il fulcro della risoluzione italiana, approvata all’unanimità, a Vienna, dalle 190 nazioni che hanno partecipato alla Conferenza delle Parti sulla Convenzione Onu contro la criminalità transnazionale.
Già nel 2000 la Convenzione di Palermo promuoveva la cooperazione per prevenire e combattere il crimine organizzato transnazionale in maniera più efficace. Oggi si fa un passo in avanti, sul tema del tracciamento internazionale e del dialogo tra Stati.
E’ un riconoscimento importante – afferma Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi, Comitato collaboratori di Giustizia – di un metodo che prevede la conoscenza del fenomeno. Una visione di insieme su comportamenti e reati inquadrati nella mentalità mafiosa, con il fondamentale supporto dei collaboratori di giustizia, consente la riconoscibilità del fenomeno mafioso; una sinergia vincente contro ogni tipo di Mafia.
La Convenzione di Palermo, il primo strumento legislativo universale contro la criminalità organizzata transnazionale, fu il primo vero atto per la lotta a un metodo mafioso che ancora oggi permea le nostre comunità, a tutti i livelli.
Nella risoluzione di oggi, si rende un ‘omaggio speciale al giudice Giovanni Falcone, il cui lavoro e sacrificio ha aperto la strada all’adozione della Convenzione’ e si afferma ‘che la sua eredità sopravvive attraverso l’impegno globale per la prevenzione e la lotta alla criminalità organizzata’.
Falcone – conclude Maricetta Tirrito – fu il primo a capire l’importanza di ‘seguire’ il denaro, e in questo le testimonianze dei collaboratori furono, e sono tuttora, fondamentali. Una lezione da non trascurare anche nel vissuto quotidiano, che deve avere chiara la necessità di tutelare chi si espone e le proprie famiglie, seguendolo nel tempo senza ‘dimenticanze’”.