#iorestoaperto, la protesta dei ristoratori di Fiumicino contro il nuovo Dpcm
Oggi il primo passo di una protesta che va montando e che troverà il culmine in una manifestazione di piazza nei prossimi giorni
Fiumicino – I ristoratori di Fiumicino non ci stanno e si ribellano al nuovo Dpcm firmato la scorsa notte a Palazzo Chigi (leggi qui) che prevede la chiusura di bar, gelaterie, pasticcerie, ristoranti e pizzerie alle 18 tutti i giorni, inclusi i festivi. Dopo le 18 i locali potranno proseguire le loro attività solo col servizio d’asporto.
Ed è proprio quello che faranno alcuni ristoratori della cittadina aeroportuale: dopo le 18 le serrande resteranno alzate per le consegne a domicilio. All’interno resteranno tutti i dipendenti, perché nessun gestore vuole licenziare il proprio personale. Un gioco di squadra, insomma, per resistere alla crisi generata dalla pandemia.
Al termine del servizio (che ricordiamo è consentito fino alle ore 24), i gestori tireranno le somme di questa prima giornata e valuteranno se gli introiti ottenuti sono sufficienti a mantenere i costi della struttura e lo stipendio dei dipendenti. Dati che saranno poi resi noti già da domani. Ma il risultato è prevedibile. Una protesta per fare da spalla anche alle altre categorie costrette alla chiusura (vedi le sale gioco).
Una protesta pacifica, quella di oggi, che culminerà nei prossimi giorni con una vera e propria manifestazione di piazza dove i ristoratori faranno sentire la loro voce contro un provvedimento che rischia di compromettere non solo l’economia domestica di migliaia di famiglie, ma l’intero sistema economico del Paese.
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