Decreto Ristori, Spadafora: “A piscine, palestre, società e lavoratori sportivi soldi e in automatico”
E’ stato appena approvato il nuovo decreto che mira a finanziare le aziende e i privati rimasti senza lavoro. Sono 86 i milioni di euro messi a disposizione
Roma – Misure in denaro indispensabili per aiutare le strutture sportive forzatamente chiuse, che stanno soffrendo in queste ore per la mancanza di liquidità e attività. Il Governo questo pomeriggio ha messo soldi sul piatto mediante il Decreto Ristoro. Anche lo sport verrà tutelato e aiutato. Gli aiuti economici andranno a piscine, palestre, lavoratori sportivi, società e associazioni dilettantistiche.
Chi ha ricevuto denaro, persone o aziende sportive mediante il Decreto Rilancio dei mesi scorsi, riceverà le cifre doppie in conto corrente e in automatico, senza far richiesta. Lo ha indicato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora al termine della riunione a Palazzo Chigi, una volta firmato il documento governativo. E’ intervenuto sulla sua pagina ufficiale Facebook. Spadafora tocca anche il tema della Riforma. Oggi al Coni è stato redatto un documento di critica al Testo Unico(leggi qui). Il Ministro dello Sport si aspettava un altro approccio dal Governo dello sport.
Di seguito le parole del Ministro dello Sport
“Non avrei mai voluto che arrivassero decisioni così drastiche per interi settori del Paese. Quando si governa bisogna fare i conti con la realtà.
I dati generali sono peggiorati, il Paese deve ridurre il più possibile le occasioni di socialità. Questo sta avvenendo mediante le misure approvate, con le chiusure dei pub, dei ristoranti e dei bar. Quando le curve dei contagi ci daranno ragione, analizzeremo in modo diverso ciò che sta avvenendo.
Il Decreto governativo ha chiesto un sacrificio enorme alle strutture sportive. Me ne rendo conto come persona e cittadino.
Indennità in denaro dal 24 ottobre al 24 novembre, per ripartire dal 25 novembre. Per tutti i lavoratori sportivi gli 800 euro saranno automatici, chiunque sia stato già registrato o ha ricevuto i soldi a maggio o giugno o aprile, li avrà. Il tempo che la Ragioneria dello Stato trasferisca i soldi a Sport e Salute. Ci sono 30 mila persone delle quali erano scaduti i contratti di maggio. Ho inserito una norma che ha risolto. Ci sarà un bonus già inserito in conto corrente. Per chi erroneamente ha redatto una dichiarazione difforme all’Agenzia delle Entrate, il decreto ha aggiunto una norma che ha risolto, avrà i soldi.
Per quanto riguarda le strutture sportive che devono pagare utenze, bollette e hanno fatto lavori interni alla struttura, per garantire la sicurezza, saranno erogati soldi a fondo perduto. 16 mila società riceveranno il doppio della cifra erogata la volta scorsa dal Decreto Rilancio. Era parametrata ai mesi del lockdown. In seguito alcune strutture hanno avuto un calo nelle frequentazioni e hanno incassato di meno. La cifra stabilita per esse andrà a coprire anche queste esigenze. Troveranno la cifra in denaro direttamente in conto. Anche le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche avranno un rimborso doppio rispetto alla cifra ricevuta nei mesi scorsi. Per le strutture piccole, che non hanno utenze, affitti o pagamenti interni, se la scorsa volta hanno ricevuto 800 euro riceveranno 1600 euro. Non dovranno fare alcuna domanda. Se ci sono società sportive nuove si riaprirà una nuova finestra per dare loro aiuti economici.
Siamo intervenuti sugli affitti privati, pubblici e sui voucher, con prestito a interessi zero abbiamo rifinanziato il prestito di 100 milioni di euro presso il Credito Sportivo, per le strutture grandi. Mi interessano molto le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche che sono particolarmente deboli. In buona parte di esse andrà a raccogliere i fondi.
Per tutti i settori colpiti dalla chiusura è stata cancellata rata Imu, ci sarà una nuova cassa integrazione per i lavoratori sportivi, la sospensione dei contributi. Nelle prossime ore pubblicheremo le informazioni di dettaglio.
Il rischio che abbiamo voluto allontanare è quello di mandare gente in strada. Una condizione che porteremmo sulla coscienza. Noi ci occupiamo di tutto lo sport.
Non si deve fermare la Riforma, quando supereremo questa fase critica di emergenza sanitaria, i lavoratori sportivi avranno condizioni migliori di lavoro. Sino ad oggi non hanno mai avuto alcuna formalizzazione dei propri contratti. La Riforma è stata rallentata dall’emergenza e al Governo abbiamo ricevuto l’accordo sul 90% del Testo Unico. Ci hanno detto di chiarire a farlo subito. Lo stiamo facendo. Quando questo brutto momento sarà solo un ricordo, tutte le realtà sportive dovranno ancora esistere. Dovranno arrivare sane al dopo Covid-19. Sono rimasto particolarmente rammaricato dalle dichiarazioni odierne del Coni. Sono il primo a voler tutelare il diritto di tutto lo sport e sono consapevole che l’Italia in futuro avrà degli impegni molto importanti come i Giochi Olimpici. La Riforma è utile per risolvere questo tema. Non esiste altro documento legislativo che possa risolvere i quesiti del Coni. Nella Riforma dello Sport viene tutelato il lavoro sportivo, la disabilità. Mi sarei aspettato parole di unità e proposte, un clima sportivo praticamente, come dice sempre Giovanni Malagò. Tutelerò il mondo dello sport dal Coni fino ad arrivare al mondo del dilettantismo sportivo. Cerchiamo di stare uniti per questo mese di enormi sacrifici, resto dalla vostra parte, credo nel valore sociale, culturale dello sport”.
(Il Faro online)