Decreto Ristori, Anief: “Più risorse per gli studenti ma ancora non si garantisce la tutela a tutto il personale della scuola”
Marcello Pacifico, (Anief): “Bene l’incremento del fondo per gli studenti meno abbienti ma continua la discriminazione del personale precario nonché del personale educativo e ATA”
Scuola – Iniziato l’esame per la conversione in legge del Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 269 del 28 ottobre 2020 e recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Il Decreto incrementa di ulteriori 85 milioni il Fondo di cui all’articolo 1, comma 62, della legge 13 luglio 2015, n. 107, istituito nel bilancio del Ministero dell’istruzione. Lo stanziamento è destinato all’acquisto di dispositivi e strumenti digitali individuali per la fruizione delle attività di didattica digitale integrata, da concedere in comodato d’uso alle studentesse e agli studenti meno abbienti, anche nel rispetto dei criteri di accessibilità per le persone con disabilità, nonché per l’utilizzo delle piattaforme digitali per l’apprendimento a distanza e per la necessaria connettività di rete.
Il nuovo stanziamento approvato in Consiglio dei Ministri, secondo i calcoli effettuati dal Ministero dell’Istruzione sulla base degli esiti dei precedenti finanziamenti, consentirà di acquistare a stretto giro oltre 200mila nuovi dispositivi e oltre 100mila connessioni.
Le richieste dell’Anief riguardano inoltre la conferma nei ruoli per il personale assunto con riserva e la possibilità di fruire di permessi retribuiti per il personale che sia genitore di figlio in quarantena, laddove non sia possibile svolgere l’attività lavorativa in modalità agile. Di seguito le richieste del sindacato:
Blocco licenziamenti
Allo scopo di garantire la continuità didattica, anche nelle nuove modalità di DaD, in ragione della sospensione delle procedure concorsuali nell’amministrazione scolastica, chiediamo di confermare i contratti a tempo indeterminato stipulati con clausola rescissoria per i docenti che abbiano superato l’anno di prova per acquiescenza della p.a. e per la valutazione positiva espressa dagli organi collegiali, fermo restando l’annullamento di provvedimenti notificati durante l’anno in corso, nelle more dell’espletamento dei nuovi concorsi.
Tamponi periodici
Devono essere previsti tamponi antigenici rapidi per tutto il personale scolastico in servizio in presenza, da eseguire periodicamente. Il personale scolastico si sottopone quotidianamente al rischio di contrarre il Covid-19, quindi a minacce per la salute non indifferenti. Perché, vale la pena ricordarlo, quello del docente è un lavoro relazionale, che ogni giorno prevede lo scambio ravvicinato di contatti con decine di alunni. In questo contesto diventa essenziale la previsione di tamponi antigenici per tutto il personale docente da eseguire periodicamente.
Card precari, Ata, educatori
Data la necessità, legata al contenimento della diffusione del COVID-19, che il personale della scuola assicuri le prestazioni lavorative in modalità agile, Anief chiede di estendere il bonus formazione per i docenti di ruolo introdotto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 al personale docente con contratto a tempo determinato nonché a tutto il personale educativo e ATA.
Considerata la necessità di svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile e di organizzare la didattica a distanza con mezzi a disposizione del personale, è urgente superare la discriminazione tra i lavoratori a tempo determinato da quelli a tempo indeterminato e il personale docente da quello educativo e Ata con la previsione dell’estensione del bonus previsto dalla legge per i soli insegnanti di ruolo.
Permessi retribuiti
Per i genitori di figli in quarantena per contatti scolastici nel caso non sia possibile svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile deve essere prevista retribuzione e contribuzione INPS normale e non al 50% con contribuzione figurativa. Anche nel caso di sospensione dell’attività didattica in presenza del figlio convivente deve essere garantito il diritto a svolgere la prestazione lavorativa in modalità agile ovvero a fruire di permessi retribuiti.
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