Pista ciclabile di Ostia: dai cittadini tre proposte per renderla più sicura e funzionale
Il Coordinamento cittadino per la ciclo-pedonabilità del lungomare illustra tre possibili scenari che renderebbero la ciclabile più tranquilla e vivibile
Ostia – “La pista ciclabile sul lungomare di Ostia è un’opera importante e necessaria, ma così com’è non è né sicura né funzionale”. A parlare è Michelangelo Calcopietro, presidente del Coordinamento cittadino del X Municipio per la ciclo-pedonabilità del lungomare.
“Non si può pensare, infatti, di dare la priorità alle auto e ai parcheggi. Per questo – spiega Calcopietro a ilfaroonline.it -, abbiamo presentato alle istituzioni tre proposte di modifica dell’attuale situazione. L’obiettivo che vogliamo raggiungere è quello di avere un lungomare libero, di cui cittadini e turisti possano finalmente godere appieno“.
“Ora come ora – continua -, fare una passeggiata sul lungomare è tutt’altro che rilassante: fra le auto che sfrecciano accanto (chi rispetta davvero il limite di 30 chilometri orari?) e la vista oscurata da centinaia di parcheggi (oltre che dalle cabine degli stabilimenti, parallele al mare anziché perpendicolari), il pedone è frastornato e disorientato. Oltre a ciò, la pista ciclabile, per come è attualmente concepita, è davvero pericolosa: basti pensare all’incidente avvenuto qualche giorno fa (leggi qui)”.
“Fra le nostre priorità – sottolinea Calcopietro – c’è sicuramente l’incentivazione dell’uso di mezzi non inquinanti, che ci permettano di salvaguardare l’ambiente e la nostra salute: di alternative alle automobili ce ne sono, basterebbe sfruttarle. Eliminare l’aiuola centrale, come pare stiano pensando di fare, non è una soluzione, anzi: il verde va tutelato, non abbattuto“.
“Non chiediamo molto, ma speriamo che le nostre idee vengano almeno prese in considerazione. Nonostante le nostre ripetute sollecitazioni, infatti, non siamo mai riusciti ad ottenere un incontro in Municipio né a metterci in contatto con chi di dovere: perciò, abbiamo deciso di inviare una lettera contenente le nostre proposte, nella speranza che qualcuno ci dia finalmente ascolto”.
Le proposte del Coordinamento per la ciclo-pedonabilità
“Auspichiamo – si legge nella lettera firmata dal Coordinamento per la ciclo-pedonabilità del lungomare e recapitata al Municipio X – che il rifacimento completo della pista possa comportare l’eliminazione dei parcheggi, sia a destra che a sinistra della medesima, nonché l’eliminazione del traffico automobilistico sull’intera carreggiata per dare la massima sicurezza a chi la percorre. Auspichiamo, inoltre, anche l’allargamento del marciapiede e della pista ciclabile cha va da via Giuliano da Sangallo fino a piazza Scipione l’Africano”.
1) La pedonalizzazione della carreggiata che dà sul mare
“A nostro avviso, una buona soluzione per liberare completamente la carreggiata del lungomare dalle auto potrebbe essere l’utilizzazione della strada parallela interna alla carreggiata del lungomare, che inizia da via Alessandro Geraldini all’incrocio con la Cristoforo Colombo, superando il Canale dei Pescatori con idoneo ponte e continuando su via delle Quinqueremi fino a piazzale Magellano. L’altra carreggiata del lungomare sarebbe utilizzabile per il senso opposto di marcia, con direzione Cristoforo Colombo”.
“I vantaggi di questa soluzione sarebbero efficaci, in quanto si potrebbe avere finalmente una valida pedonalizzazione del lungomare completamente privo di macchine“.
2) La pedonalizzazione di entrambe le carreggiate del lungomare
“Un’ulteriore proposta più radicale e innovativa, che comporterebbe vantaggi per la liberazione dalle auto di entrambe le carreggiate del lungomare, potrebbe essere quella che desideriamo proporre qui di seguito. La linea ferroviaria nei pressi della Cristoforo Colombo è costeggiata dalla via Andrea Corsali. Questa strada è del tutto inutilizzata, ed è quasi invasa dalle piante che crescono ai bordi. La strada prosegue per un lungo tratto, per essere poi interrotta dalla vegetazione. Essa però potrebbe proseguire, non essendoci ostacoli di sorta, fino al viale Mediterraneo, che potrebbe essere superato con un sottopassaggio, per ricollegarsi alla strada esistente di via degli Autoscafi, per poi continuare fino al Canale dei Pescatori superandolo con idoneo ponte e sottopassaggio stradale. Poi potrebbe andare avanti su un terreno completamente libero fino alla stazione Stella Polare”.
“Questa strada verrebbe utilizzata per chi proviene dalla Cristoforo Colombo verso Ostia, mentre per il senso contrario di marcia sarebbe utilizzabile la strada parallela interna alle due carreggiate del lungomare”.
“Questa soluzione – si legge nel documento – è ovviamente più onerosa ma, senza eccessivi ostacoli da superare, risolverebbe definitivamente il problema sia della pista ciclabile che della pedonalizzazione del lungomare. Le due ampie carreggiate, infatti, sarebbero utilizzabili sia dai ciclisti sia da altri mezzi ecologici, compresi dei trenini elettrici turistici nel periodo estivo, per raggiugere in sicurezza i vari stabilimenti balneari. Le auto potrebbero trovare parcheggio nelle ampie zone libere prive di vegetazione in questa parte della città, e chi ama camminare a piedi potrebbe godersi finalmente un lungomare libero da macchine e auspicabilmente ombreggiato da alberature e soprattutto senza inquinamento. Ostia, in tal caso, assumerebbe un nuovo aspetto di vera città turistica e balneare”.
3) Evitare l’ingresso delle auto nel centro abitato
“Un’ulteriore proposta che potrebbe essere presa in considerazione per decongestionare il traffico e il parcheggio di macchine che invadono la città nei mesi estivi – continuano dal Coordinamento – potrebbe essere la realizzazione di una tangenziale per tutta la lunghezza di Ostia, parallelamente e all’esterno di via dei Promontori. Questa strada potrebbe avere inizio da via della Villa di Plinio per proseguire in campi liberi da alberature, per via delle Acque Rosse e Cineland ed infine raggiungere il porto turistico”.
“In tal modo si eviterebbe l’ingresso delle macchine nel centro abitato, essendoci la possibilità, in questa zona, di creare ampie aree di parcheggio per le auto provenienti da Roma”.
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