Tomba e Brignone in difesa degli impianti sciistici: “Lo sci sport sicuro e all’aria aperta. Non chiudiamo”
Le due leggende della Nazionale azzurra difendono la categoria dei gestori, a rischio chiusura per Natale
Le piste da sci per Natale, come il mare a Ferragosto. Si discute in questi giorni, in un continuo confronto tra Governo e gestori italiani, se riaprire o meno gli impianti sciistici. Il timore è sempre quello: molteplici assembramenti che potrebbero fa alzare la curva dei contagi.
Chiedono a gran voce gli imprenditori della neve di non fermare un’attività che se chiusa porterebbe ad una perdita di milioni di euro. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sembra essere convinto dello stop agli impianti per il periodo invernale. Ma ancora la questione sembra non essere chiusa. E mentre si discute sulla vicenda, due campioni azzurri dello sci alpino scendono in campo per difendere il loro ambiente naturale.
Alberto Tomba e Federica Brignone, entrambi campioni olimpici e mondiali di sci alpino, lanciano un appello affinché non si fermino gli impianti sciistici: “Lo sci è uno sport che si pratica all’aperto e in maniera individuale, quindi in assoluta sicurezza – dice Tomba all’Adnkronos – per gli impianti di risalita non mi pare ci siano problemi dove c’è un seggiovia a due o tre posti si va da soli per quelle a 5 si sale in due“.
Il tre volte campione olimpico nello sci alpino prende posizione a favore della riapertura e prosegue: “Sarebbe un errore da parte del Governo fermare la stagione invernale, si metterebbe in ginocchio un settore che può operare in assoluta sicurezza“.
Fa eco un’altra stella della Nazionale azzurra alle parole di Alberto. La Brignone dichiara: “E’ davvero importante che gli impianti aprano. E questo perché oltre a consentire di fare uno sport all’aperto che fa bene e dare così a tutti una boccata d’aria, serve per l’intero settore: si rischia altrimenti che le stazioni cadano in una crisi senza fine. Tante già fanno fatica ad arrivare a fine stagione, a pareggiare i conti e Natale fa la grossa fetta. Saltando il periodo di Sant’Ambrogio la perdita è ingente, fermi a Natale sarebbe un danno irreparabile”. L’atleta azzurra bronzo alle Olimpiadi del 2018 sottolinea all’Ansa: “Permetterebbe alle famiglie e ai ragazzi di stare all’aria aperta, facendo nel rispetto delle regole uno sport che non è pericoloso, che permette di stare a distanza perché nello sci è difficile starsi addosso. E darebbe un segnale di positività“.
(Il Faro online)