Il progetto della Raggi: Tevere navigabile da Ostia a Roma con un “porto” per navi da crociera
Per realizzare il tutto Città metropolitana chiederà al governo 300 milioni di euro di fondi da reperire tramite il Recovery Plan
Roma – Rendere il Tevere navigabile per 60 chilometri dal lungomare di Ostia fino a Castel Giubileo tramite imbarcazioni a basso impatto ambientale. Con l’ipotesi di un approdo nel fiume anche per le navi da crociera, che potrebbe anche essere il porto turistico di Fiumicino. È il progetto presentato dalla sindaca di Roma, Virginia Raggi, tramite la Città Metropolitana, con la richiesta al governo di 300 milioni di euro di fondi da reperire tramite il Recovery Plan.
A sostenere l’iniziativa anche il sottosegretario ai Trasporti, Roberto Traversi. Del tema si discute da decenni senza mai arrivare a passi in avanti, perché Roma a differenza di altre grandi capitali europee non riesce a sfruttare appieno la possibilità di utilizzare il suo fiume per il trasporto di persone e merci.
La navigabilità al momento è limitata a brevi tratti, anche per via di un piccolo “salto” del corso d’acqua all’altezza dell’Isola Tiberina. Il progetto preliminare stima la necessità di effettuare dragaggi, traverse per limitare la velocità del corso del fiume e l’acquisto di imbarcazioni a trazione ecologica.
“Questo è un progetto di tutto rispetto, che consente di mantenere il fascino del fiume, con i suoi cambi di paesaggio e vegetazione lungo il percorso, rendendolo navigabile con mezzi green. Per fare questo possiamo sfruttare la leva del Recovery Plan. I 300 milioni sono un finanziamento necessario per tutta la parte infrastrutturale, sono opere ingegneristiche complesse ma non complicate”, ha spiegato la sindaca Raggi nel corso di una conferenza stampa.
“Ogni romano prima di tutto ha nel cuore il nostro fiume ma, a differenza di quello che accade in altre capitali”, con i loro fiumi, “il Tevere non è valorizzato – ha aggiunto – questa è una ferita per la città. Uno degli elementi che ha impedito lo sviluppo armonico di questo fiume è il numero di soggetti che si occupa del Tevere. Siamo qui per presentare un vero e proprio ragionamento di sistema, che permetterà di rendere navigabile in tutta la sua lunghezza, un percorso eccezionale”.
“Attraverserà una varietà di ambienti ed ecosistemi che si sviluppano intorno al Tevere – ha sottolineato la Sindaca -. Credo che questo progetto sia di tutto rispetto. Consente di mantenere il fascino del fiume perché vogliamo usare mezzi green. Il fatto di rendere navigabile il Tevere con mezzi sostenibili e in maniera rispettosa e sostenibile è quello che vogliamo realizzare. Per far questo possiamo sfruttare la leva del Recovery Plan. Dobbiamo interrogarci sugli errori come società e cambiare rotta. La sostenibilità è l’obiettivo da raggiungere. Invertire la rotta vuol dire mettere al centro l’uomo, la persona e i bisogni, e l’uomo ha bisogno di vivere in una città pulita. Vogliamo che Roma, così come avviene in altre Capitali europee come Parigi, Vienna e Budapest, abbia il suo fiume navigabile con battello elettrico a disposizione di cittadini e turisti. Sulla complessità siamo pronti e siamo pronti a rilanciarla per far fare un passo in avanti al nostro territorio”, ha concluso la Sindaca.
“La collaborazione inter istituzionale tra Ministero dei Trasporti, Città metropolitana, Roma Capitale, Regione Lazio e comuni del territorio provinciale sarà la chiave di volta per concretizzare un’idea che da troppi anni era nel cassetto”, ha aggiunto Teresa Zotta, vicesindaco della Città metropolitana di Roma.
“Finalmente grazie a investimenti certi potremmo realizzare un progetto che non solo restituisce dignità urbanistica ma sarà l’occasione di sviluppo in settori come il turismo e la cultura che oggi hanno bisogno di sostegno con l’occhio proiettato verso un futuro pieno di speranza per le potenzialità che racchiude. Già nell’antichità il Tevere ha rappresentato una risorsa preziosa per i commerci per la sua natura di collegamento con la zona portuale sul Tirreno. Per questo La Città Metropolitana sarà orgogliosa di collaborare alla realizzazione di questo progetto che sicuramente produrrà un servizio utile per i territori che amministriamo attraverso il recupero delle potenzialità che il nostro fiume racchiude”, ha spiegato.
“È necessario più che mai una sinergia totale di tutti i soggetti che hanno competenza sul Tevere e sono tanti. L’idea di creare questo processo sinergico, può essere una sfida che oggi ci troviamo ad affrontare. Voglio fare una richiesta al sottosegretario Traversi: la richiesta è quella di valutare la possibilità di inserire nel progetto interventi che tengano conto di Ostia antica e del borgo di area archeologica per integrare accoglienza turistica e mobilità sostenibile. Io credo che inserire questo aspetto nell’ampio progetto ci calzi a pennello”, ha concluso Zotta.
Il sottosegretario Traversi ha invece ricordato che “questa proposta tiene campo da una ventina di anni ed ora è arrivato il momento di concretizzarla. Il Recovery andrà a sostenere una serie di progetti di sistema, credo che questo del Tevere sia insindacabile per la Commissione e poco criticabile, vista la sua vocazione green. Abbiamo presentato la scheda tra i fondi Recovery e il Mit la ha fatta sua. Il contributo è per le infrastrutture, dragaggio per aiutare la navigabilità. Il valore aggiunto è arrivare dal mare al centro, il sogno da regalare a turisti e romani”.
Poi ha fissato le prossime tappe: “Entro fine anno proporremo la scheda tra quelle del Recovery e poi dobbiamo cercare di avere entro il 2021 le risorse. Qualora ci fosse necessità ci sono anche altre risorse oltre a quelle europee, la volontà politica è chiara”. Alla Regione Lazio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha chiesto di assumere l’incarico di soggetto attuatore.
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