Il Papa: “Cogliere l’oggi per dire no al male e sì a Dio: questo è il carpe diem cristiano”
Il Papa in piazza San Pietro: “La grazia di Dio è offerta a tutti; e molti che su questa terra sono ultimi, in cielo saranno primi. Ma non vale fare i furbi: rimandare continuamente un serio esame della propria vita, approfittando della pazienza del Signore”
di FABIO BERETTA
Città del Vaticano – “La grazia di Dio è offerta a tutti; e molti che su questa terra sono ultimi, in cielo saranno primi (cfr Mc 10,31). Approfittiamo del momento presente! Questo sì è il senso cristiano del profittare del giorno. Non godere la vita nell’attimo che fugge ma cogliere l’oggi per dire ‘no’ al male e ‘sì’ a Dio; aprirsi alla sua Grazia; smetterla finalmente di ripiegarsi su sé stessi trascinandosi nell’ipocrisia”.
Nel giorno in cui la Chiesa celebra la solennità dell’Immacolata concezione, Papa Francesco invita tutti i fedeli a guardare a Maria come modello da imitare. Il monito arriva durante la preghiera dell’Angelus in piazza San Pietro, sferzata dal diluvio, dove non mancano i pellegrini e i turisti che lo acclamano.
Il Papa con i Vigili del Fuoco all’alba in piazza di Spagna per pregare l’Immacolata – VIDEO
Ripercorrendo le letture del giorno, il Pontefice si sofferma sull’inno che apre la Lettera agli Efesini (cfr 1,3-6.11-12), con il quale “San Paolo ci fa comprendere che ogni essere umano è creato da Dio per quella pienezza di santità, per quella bellezza di cui la Madonna è stata rivestita fin dal principio. La meta alla quale siamo chiamati è anche per noi dono di Dio”; Lui “ci ha predestinati in Cristo, ad essere un giorno totalmente liberi dal peccato”.
“Quello che per Maria è stato all’inizio – prosegue Francesco -, per noi sarà alla fine, dopo essere passati attraverso il ‘bagno’ purificatore della grazia di Cristo. Tutti i santi e le sante hanno percorso questa strada. Anche i più innocenti erano comunque segnati dal peccato di origine e hanno lottato con tutte le forze contro le sue conseguenze. E sapete chi è il primo di cui abbiamo certezza che sia entrato in paradiso? Un ‘poco di buono’: uno dei due che furono crocifissi con Gesù. La grazia di Dio è offerta a tutti; e molti che su questa terra sono ultimi, in cielo saranno primi”.
Il Papa mette poi in guardia: “Attenzione però. Non vale fare i furbi: rimandare continuamente un serio esame della propria vita, approfittando della pazienza del Signore. Gli uomini forse possiamo ingannarli, ma Dio no, Lui conosce il nostro cuore meglio di noi stessi”. Da qui l’invito al “carpe diem” ma non nel senso mondano: “Guardare in faccia la propria realtà, riconoscere che non abbiamo amato Dio e il prossimo come dovevamo. E confessarlo, iniziare un cammino di conversione chiedendo prima di tutto perdono a Dio nel Sacramento della Riconciliazione, e poi riparare il male fatto agli altri. Questa, per noi, è la strada per diventare ‘santi e immacolati'”.
Dopo la benedizione, Francesco ricorda che nel pomeriggio “non avrà luogo il tradizionale omaggio all’Immacolata in Piazza di Spagna, per evitare il rischio di assembramento, come disposto dalle autorità civili, alle quali dobbiamo obbedire. Ma questo non ci impedisce di offrire alla nostra Madre i fiori che lei più gradisce: la preghiera, la penitenza, il cuore aperto alla Grazia“. All’alba però, il Papa si è recato in piazza di Spagna in forma privata (leggi qui).
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