Chiara Pellacani: “Alla ricerca della perfezione per conquistare le Olimpiadi”
Potrà staccare il pass in Coppa del Mondo la tuffatrice delle Fiamme Gialle. Bicampionessa europea senior nel sincro, sogna i Giochi e si allena imparando dai tuffi il valore della vita
Roma – Un volo libero e leggero dal trampolino è tutto quello che Chiara ricerca. Giovane, appena diciottenne e con due titoli europei in palmares. Quelli tra i grandi. Tra i senior. La categoria massima delle competizioni. E in questa classe di campionesse la Pellacani, appena arruolata alle Fiamme Gialle e felice di farne parte, ha già dimostrato di essere “grande”. Ancor prima di compiere 18 anni.
Lo ha fatto per due anni consecutivi, quando giovanissima si affacciava agli Europei delle divinità dei tuffi. Insieme ad Elena Bertocchi nel 2018, Chiara ha messo al collo l’oro. Sì, proprio l’oro continentale. Un sincro perfetto dai tre metri e bagnato dall’acqua e dalle lacrime di gioia, lasciandosi cadere nella piscina blu fiammante e ricca di emozioni. Celebrate entrambe dal mondo dello sport italiano e da quello acquatico, Chiara non ha smesso di vincere e si è cimentata anche nella piattaforma. Dall’altezza dei 10 metri, che come le altre misure dei tuffi provano paure e insegnano a crescere, è salita ancora sul gradino più alto del podio nella competizione continentale. Lo ha fatto con Noemi Batki stavolta, l’anno dopo. Con le migliori nel mondo dei tuffi azzurri, Chiara si è fatta strada in movimenti carpiati e perfetti. Lassù, dove bisogna probabilmente trovare dei punti invisibili, entro i quali girarsi e lanciarsi in acqua, la Pellacani, campionessa italiana, ha dimostrato il meglio. Ma ancora sente di dover dare tanto.
Lo ha raccontato a Il Faro online. A poche ore dal termine del Trofeo di Natale, consueta manifestazione di fine anno solare, dove la neo atleta gialloverde ha siglato un tris personale eccezionale (leggi qui), lei stessa ha descritto la sua nuova avventura alla Guardia di Finanza e ha dichiarato che si trova bene con entrambe. Sia con Elena che con Noemi, i tuffi sono sempre entusiasmanti. E vincenti soprattutto. Spesso si è allenata anche con Maria Marconi. Una sua ex collega Fiamme Gialle e certamente ha colto talento e consigli. Veste una divisa “pesante” per il contesto dei tuffatori italiani. Prima di lei e appena congedata dalla carriera agonistica, Tania Cagnotto ha scritto la storia della disciplina. Sta cercando di dare il meglio di sé Chiara, per emulare le atlete bravissime gialloverdi. Si specchia in bacheca e ammira le sue medaglie, frutto di passione e sacrificio: 5 medaglie nelle categorie giovanili. 1 oro, un argento e tre bronzi. Niente male per una giovane non ancora diciottenne, all’epoca.
Dolce ed entusiasta del suo sport del cuore, la Pellacani ha collezionato partecipazioni di alto livello. Nel 2018 è convocata in Nazionale senior per la Coppa del Mondo di Wuhan. Si è qualificata per la finale e si è piazzata ottava sia dal trampolino dei 3 metri con sincro con la Bertocchi, che dalla piattaforma con la Batki. Compagne di sport e compagne di tuffi per Chiara. Che sogna le Olimpiadi. Uno shock anche per lei, lo slittamento dei Giochi, ma ne ha preso il lato migliore, quello per un’atleta che sogna di scrivere pagine indelebili all’ombra del Monte Fuji. Sa aspettare. Perché mentre lo fa si allena e lima il suo talento, per migliorare tecnica e volontà. Non sfugge il sogno di Tokyo, ormai 2021. E se la scienza medica lo permetterà trovando vaccini e cure per il Covid-19, anche Chiara potrà partecipare all’Olimpiade. Ma prima bisogna qualificarsi.
Partiranno a breve le gare di Coppa del Mondo. Lì la Pellacani salirà sul trampolino immaginando la penisola giapponese nel cuore e nella mente. Lì si sentirà a suo agio, come racconta, cercando di fare del suo meglio per staccare il pass olimpico. Il suo posto del mondo, il trampolino. Chissà com’è l’universo ammirato da lassù.. ci vogliono pochi secondi per salire, metterci i piedi sopra e ammiccare alla piscina. Solo pochi secondi per tuffarsi e per liberarsi nell’aria. E poi giravolte, tecniche e movimenti perfetti. Entrare in acqua senza troppi schizzi da provocare, è il segreto. Entrare in acqua lineare, concreta e convinta è da Oscar. E se il trofeo cinematografico più ambito si vince anche nel lungometraggio della vita, allora Chiara è felice. Valori nei tuffi e valori sportivi anche nella quotidianità.
Intanto Chiara attende quel tuffo leggero e libero per sognare ancora e ancora per vincere. Con la divisa delle Fiamme Gialle tutto è più bello, con i colori della Nazionale, una giovane ragazza di 18 anni può ambire a livelli altissimi. Già ne fa parte Chiara. Tra i grandi, appena grande e maggiorenne.
Cara Chiara, sei stata appena arruolata alle Fiamme Gialle. Quali sono le tue impressioni? Sei felice di far parte della squadra gialloverde?
“Sono davvero felice di essere entrata a far parte di questa squadra e già mi trovo molto bene”.
Prima di te, Tania Cagnotto e Maria Marconi sono state le tuffatrici di punta alle Fiamme Gialle. Ti hanno dato qualche consiglio? Ti senti di poter essere la loro erede?
“Conosco più Maria rispetto a Tania dato che mi sono allenata con lei più volte e sono davvero due persone fantastiche, sto cercando di fare del mio meglio per riuscire a raggiungere il loro livello”.
In ambito internazionale e giovanissima hai vinto due medaglie d’oro ai Campionati Europei. Puoi descrivere le tue emozioni circa queste vittorie? Le hai raggiunte con due partner diverse: Elena Bertocchi e Noemi Batki. Puoi raccontare come è stare in team con loro?
“Mi trovo molto bene sia con Noemi che con Elena e abbiamo instaurato un bel rapporto, sono state belle le medaglie vinte con loro e che hanno portato tante emozioni. Sono contenta di averle condivise con loro”
Qual è il tuo prossimo obiettivo agonistico? Ci pensi alle Olimpiadi di Tokyo? Come hai vissuto lo slittamento dei Giochi?
“Lo slittamento delle Olimpiadi da una parte è stato un po’ uno “shock”, dall’altra la sto vivendo come un’occasione per prepararmi al meglio. Spero davvero che nel 2021 si riusciranno a fare e sarebbe un’esperienza unica. Intanto in questo momento mi sto preparando per le selezioni in Italia per la Coppa del Mondo, che sarà qualifica per le Olimpiadi”.
Cosa esprimi di te sul trampolino? Qual è secondo te l’aspetto più bello dei tuffi?
“Sul trampolino mi sento a mio agio e sento di riuscire ad esprimere me stessa e sono sempre alla ricerca della perfezione. L’aspetto migliore dei tuffi secondo me è il fatto che ognuno può esprimere se stesso in quello che fa e con il tempo imparare a superare tante paure. Questo sport, come tanti altri, ti insegna soprattutto a porti degli obiettivi che servono anche nella vita di tutti i giorni”.
Si è svolto il Trofeo di Natale lo scorso week end. Hai messo al collo tre medaglie. Quali sono le tue impressioni personali? Come è andata?
“Il Trofeo di Natale, pur non essendo una gara di grande importanza, è servito molto per tornare nell’ambiente delle gare e ricominciare finalmente a gareggiare. Nella gara dai tre metri e dal metro avrei potuto fare meglio, ma sono comunque molto contenta dei risultati”.
(Il Faro online)(foto@deepbluemedia)