Ardea, sotto sfratto l’Associazione Nazionale Carabinieri
E’ “giallo” sulla proprietà. IL Comune ordina il fuori tutti, ma l’immobile sarebbe di privati
Ardea – Già da tempo i più attenti avevano notato la misteriosa scomparsa della lastra con l’iscrizione e delle due statuine dei Carabinieri in alta uniforme eseguite da un maestro ceramista che adornavano la facciata esterna dell’Associazione Nazionale Carabinieri, sezione di Ardea. Ora energia elettrica di emergenza per accendere le luci di Natale alle finestre.
Le decorazioni natalizie, infatti, si accendono grazie ad una batteria d’emergenza con temporizzatore in quanto il Comune di Ardea ha ben pensato di sfrattare l’Associazione dal “vecchio corpo di guardia dell’Arco della Porta”, nella parte antica del paese, e far disattivare le forniture di acqua e luce.
Ci domandiamo se sia lecito, da parte del Comune, avviare lo sfratto da un immobile delle cui mura non è padrone, visto che a quel che ci risulta gli unici titolati a procedere potrebbero essere soltanto gli eredi di una delle più antiche famiglie rocchiggiane, in quanto legali proprietari.
Per decenni e sotto tutte le amministrazioni rosse e nere che si sono alternate in questo Comune, nessun sindaco aveva mai osato sfrattare o mettere in soffitta i pensionati ed i simpatizzanti dell’Arma iscritti all’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Ardea.
Con sofferenza il Presidente dell’Associazione locale racconta ai giornalisti come stanno le cose: “Da quando questa amministrazione si è insediata, per prima cosa ha richiesto indietro le chiavi dei due locali della guardiania sita nell’Arco della Porta, posto attraverso il quale storicamente si accedeva alla Rocca e si garantiva la tranquillità dei nobili Sforza Cesarini e degli abitanti che nell’antica città vi dimoravano a difesa dei “Nobili e potenti signori dell’epoca”.
Con l’avvento del grillismo in Italia, ci sono stati tanti propositi di cambiamento, dall’aprire il Parlamento come una scatola di tonno al togliere i privilegi a deputati e senatori o concedere un reddito di cittadinanza a tutti, anche a chi non ne aveva diritto. Ad Ardea una delle agevolazioni che avevano le Associazioni erano le convenzioni per curare i parchi e giardini, o avere dei locali a disposizione per i soci.
Alcune sedi che accolgono associazioni di varia natura sono attualmente ancora occupate, sebbene inutilizzate o abbiano nel tempo dato adito a cattive interpretazioni da parte di chi ha visto entrare ed uscire gente in orari notturni ben lontani da quelli consoni alle attività associazionistiche.
Altre associazioni, quale l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Ardea, che invece danno più lustro al Paese, vengono sfrattate solo per appagare i capricci di alcuni politici che magari gradirebbero stabilire il proprio ufficio nel punto più caratteristico e rappresentativo della storia della città, o che preferiscono tutelare altre associazioni se non più futili certamente meno utili e prestigiose di quella che rappresenta la Benemerita Arma dei Carabinieri, che raccoglie tra i suoi tesserati oltre a tanti simpatizzanti anche e soprattutto quegli stessi Carabinieri che hanno speso la propria vita a tutela dei cittadini e a vigilanza dell’incolumità dei politici. L’Associazione è stata definita in uso all’Arma in seguito a regolare assegnazione e non può essere tolta d’arbitrio.
Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Ardea
Clicca qui per iscriverti al canale Telegram, solo notizie di Ardea