Assoluti di nuoto, Pilato strappa il pass olimpico e fa record italiano: “Un sogno meraviglioso”
Ancora record per l’atleta pugliese, nella competizione in corso a Riccione, si prende un altro primato del 2020 nei 100 rana. A Tokyo anche Ceccon: “Lo desideravo sin da bambino”
Riccione – Thomas Ceccon stabilisce il record italiano nei 100 dorso e Benedetta Pilato nei 100 rana: entrambi strappano il pass per le Olimpiadi di Tokyo. Spetta a due talenti puri del nuoto italiano la copertina della prima giornata degli Assoluti Invernali Open, in programma dal 17 al 19 dicembre allo Stadio del Nuoto di Riccione.
Il pomeriggio si apre con il botto e lo show di Thomas Ceccon nei 100 dorso. Il 19enne di Schio – tesserato per Fiamme Oro e Leosport, allenato da Alberto Burlina – nuota in 52”84 (25”73) sotto il limite richiesto per le olimpiadi di Tokyo (52”8) e record italiano che demolisce il 53”34 siglato nel 2016 proprio a Riccione da Simone Sabbioni (Esercito/Vis Sauro Team) secondo in 53”44; completa il podio il romano Christopher Ciccarese con il primato personale in 53”92. “E’ un sogno che avevo fin da bambino e che si avvera. Il tempo è veramente notevole – spiega Ceccon, quinto agli Europei di Glasgow 2018 ed oro ai Mondiali junior di Budapest 2019 e che toglie cinquantatre centesimi al primato personale (53”37) – Mi sentivo bene in acqua e avevo veramente tanta voglia di gareggiare: ovviamente non pensavo di andare così forte“.
Il proscenio poi è tutto di una stratosferica Benedetta Pilato che nei 100 rana si prende record italiano, pass per Tokyo e titolo tricolore. La 15enne di Taranto – tesserata per CC Aniene e allieva di Vito D’Onghia e primatista italiana anche in vasca corta (1’03”55) – strappa applausi e conclude in 1’06”02 (passaggio ai 50 30”64 – tempo limite per le Olimpiadi 1’06”4), abbassando di trentaquattro centesimi l’1’06”36 nuotato ai Mondiali di Gwangju da Martina Carraro (Fiamme Azzurre/NC Azzurra) seconda in 1’06”58; con loro sul podio Arianna Castiglioni (Fiamme Gialle/Team Insubrika) 1’07”01. Il talento pugliese firma la quarta prestazione europea di sempre, demolisce il primato personale (1’07”06 del 26 luglio 2020 a Casarano) e i record italiani cadette e juniores (prec. 1’06”86 di Ilaria Scarcella del 2009). Alla fine per lei lacrime di gioia, dopo l’ennesimo colpo di teatro. “Questo tempo mi ripaga dei tanti sacrifici fatti in quest’ultimo anno – spiega la vice campionessa mondiale nei 50, nonchè oro europeo in vasca corta a Glasgow 2019 – Si tratta soltanto di un primo passo ma meraviglioso: le Olimpiadi sono il sogno di tutti. In questo periodo sono cresciuta molto; sono stata parecchio lontana da casa e vicina a grandi campioni. Dedico questo record e la qualificazione olimpica a Vito, il mio allenatore, alla mia famiglia e a tutti coloro che mi seguono“. Un raggiante e visibilmente emozionato Vito D’Onghia se la coccola e rende merito al talento purosangue della tarantina: “E’ la gioia più grande che potessi avere, sono emozionato andare alle Olimpiadi è qualcosa di unico e inimmaginabile fino a poco tempo fa. Il segreto sta nella passione e nel divertimento e sono dieci anni che lo facciamo. La pausa per Covid ci ha aiutato, perchè lo scorso anno qui lei nuotò 1’09“. Poi la pandemia, il rinvio dei Giochi ci ha consentito di lavorare con estrema tranquillità e senza pressione mediatica. Dopo la Isl di Budapest, 43 giorni a 15 anni, in un contesto nuovo e super competitivo significa avere carattere e questo ti permette di avere questi riscontri anche in vasca lunga. Lei è arguta e curiosa, cerca sempre di migliorarsi in qualsiasi cosa faccia. E’ un numero primo!“.
Nella gara maschile, assente Fabio Scozzoli, si impone il recordman italiano (58”75) Nicolò Martinenghi, già certo del pass olimpico, in 59”31. “Non sono al top della condizione ma alla fine il tempo non è male – racconta il 21enne di Varese, tesserato per Fiamme Oro ed Nc Brebbia e pupillo di Marco Pedoja – Vediamo come vanno i 50”.
Nei 50 dorso titolo a Silvia Scalia. La primatista italiana (27”89) – tesserata per Fiamme Gialle e CC Aniene e seguita dal tecnico federale Gianni Leoni – tocca in 28”03 con la sesta prestazione personale di sempre; alle sue spalle Costanza Cocconcelli (NC Azzurra 91) in 28”57 e Francesca Pasquino (In Sport Rane Rosse) in 28”87. “Il crono non è eccezionale – afferma la 25enne di Lecco, sul gradino più alto del podio alle Universiadi di Napoli 2019 – Non ho trovato il giusto ritmo in acqua“.
Il titolo dei 400 stile libero va ad un ottimo Matteo Ciampi. Il 24enne di Latina – tesserato per Esercito e Team Acqua Sport, di bronzo agli Europei in Scozia con la 4×200 – chiude in 3’47”57 che vale la seconda prestazione personale di sempre, sedici centesimi in più rispetto al 3’47”41 siglato agli assoluti invernali dello scorso anno; dietro di lui Pietro Paolo Sarpe (CC Aniene) in 3’52”26 e Luca De Tullio (CC Aniene) in 3’52”53; ai piedi del podio il nuovo enfant prodige del nuoto azzurro Lorenzo Galossi (Aurelia Nuoto) che, dopo un’estate da protagonista, è quarto con un favoloso 3’54”20, primato personale al di sotto del record italiano ragazzi 14 che ha realizzato in 3’57”24 lo scorso agosto a Roma. “Il tempo è molto vicino al mio personale, quindi non male – spiega Ciampi, preparato dal tecnico federale Stefano Franceschi – Sono contento di aver ritrovato il ritmo gara. Adesso testa ai 200“.
Il lungo stop per il Covid-19 non scalfisce la classe di Federica Pellegrini che si conferma assoluta padrona dei 200 stile libero. La vincitrice di tutto – tesserata per CC Aniene e allenata dal tecnico federale Matteo Giunta – vince in 1’57”58, quasi tre secondi in più della casertana Antonietta Cesarano (Time Limit) seconda con il personale in 2’00”52 (prec. 2’01”81), terza è la toscana Linda Caponi (Carabinieri/Team Nuoto Toscana Empoli) in 2’00”66. “Sapevo che il tempo non sarebbe stato strepitoso – spiega la 32enne di Spinea – L’importante era ritrovare alcune sensazioni: soprattutto quelle di una competizione. Purtroppo pago i tanti giorni di stop per il Covid-19 e quindi l’assenza di preparazione. Sono comunque felice“.
Successo, ma tempo limite lontano, nei 100 farfalla (51”0) per Matteo Rivolta. Il 29enne meneghino – allenato da Gianni Leoni – precede due cavalli da novanta della nouvelle vague del nuoto italiano: il primatista italiano della doppia distanza Federico Burdisso (Esercito/Aurelia Nuoto) in 52’31 e Ceccon in 52”36. “Tenere alle spalle questi giovani arrembanti non è mai semplice – spiega Rivolta, tesserato per Fiamme Oro – Vuol dire che ancora ho qualcosa da dare“.
Nei 50 farfalla zampata di una ritrovata Silvia Di Pietro. La primatista italiana (25”78) – Carabinieri e CC Aniene – si ferma a 26”54. dodici centesimi meglio di una super Costanza Cocconcelli (Fiamme Gialle/NC Azzurra 91) che nuota in primato personale in 26”66 (prec. 26”87), proiettandosi al nono posto tra le performer italiane; completa il podio Elena Di Liddo (Carabinieri/CC Aniene) in 26”75. “Non ho preparato molto i 50 farfalla – sottolinea Di Pietro, seguita da Mirko Nozzolillo – L’obiettivo di questi assoluti è il tempo nei 100 stile libero“.
La sorpresa di giornata la griffa Alessandro Bori che si prende lo scettro, con primato personale, nei 50 stile libero. Il 23enne sabaudo – tesserato per Fiamme Gialle e In Sport Rane Rosse, allenato da Alessandro Satta – nuota in 22”05, abbassando di cinquantaquattro centesimi il 22”59 registrato nell’aprile 2019 a Riccione e salendo al settimo posto tra i performer italiani. “Ho avuto la fortuna in questi mesi, rispetto ad altri, di non aver saltato molti allenamenti – spiega Bori – Ero in corsia uno e non mi sono accorto di ciò avveniva vicino a me: il titolo è un punto di ripartenza per me“.
In chiusura la vittoria in scioltezza nei 1500 stile libero di Martina Caramignoli. La mezzofondista romana – tesserata per Fiamme Oro ed Aurelia Nuoto, seguita da Germano Proietti – tocca con la quinta prestazione personale di sempre in 16’07”73; la 28enne reatina precede Isabella Sinisi (CC Aniene) seconda con il primato personale in 16’18”87 (prec. 16’25”84) e Giulia Salin (CC Aniene) in 16’27”69. (federnuoto.it)
Foto di Pasquale Mesiano / DBM