Fiumicino: irrompono in casa pensando al peggio, ma…
Momenti di tensione ieri a Fiumicino in via Ernesto Cabruna all’Isola Sacra
Fiumicino – Sono stati momenti di alta tensione quelli sviluppatisi ieri a Fiumicino in via Ernesto Cabruna a Isola Sacra, verso le 15.15. Tutto è nato per un grande equivoco, alla base del quale ci sono incomprensioni, lamentele, proteste e una persona disabile al centro di tutta questa vicenda.
Nello specifico, una squadra di vigili del fuoco è stata “costretta” ad irrompere in casa di una coppia (lui disabile grave al 100%), perché un’operatrice sanitaria li aveva avvertiti che non riceveva risposta alle chiamate al citofono. Ma la vicenda è complessa…
I fatti
Dopo mesi di contrasti con l’azienda accreditata per l’assistenza infermieristica destinata all’uomo (“la ASL RM3 è perfettamente informata della questione”, sottolinea Luigi Giuliani, disabile grave affetto da distrofia muscolare) è accaduto il patatrac.
“Stufo di rispondere al citofono all’infermiera che sistematicamente mi mandano a casa nonostante il mio rifiuto per giustificarti motivi che ho segnalato alla Asl, questa ha chiamato Polizia, Vigili del fuoco e 118”.
Probabilmente avrà pensato fosse accaduto qualcosa in casa… “Bah, sapeva della presenza di mia moglie e sappiamo anche abbia visto da fuori il cancello della mia casa l’andirivieni di mia nipote”.
E’ un fatto però che a quel citofono lei non rispondeva, e che – come da prassi – i vigili del fuoco operavano per sfondare con l’intento di entrare; e in questo caso erano stati scelti i vetri della porta-finestra del salone a piano terra, più abbordabili…
“Non mi risulta che qualcuno oltre all’infermiera abbia citofonato – racconta Giuliani – ma comunque, essendosi accorti della presenza di chiavi che per fortuna mia moglie aveva lasciato sul portone di casa, sono entrati senza bisogno di scardinare la porta”.
Immaginiamo la scena: un’intera squadra di vigili del fuoco (che, va detto, vanno sempre lodati per la prontezza rispetto agli interventi su possibili pericoli per i cittadini) piomba in casa e, nel cercare le presunte “vittime”, si ritrova con la coppia di coniugi in bagno.
“Mi sono visto piombare in casa tutte queste forze dell’ordine mentre ero in bagno con mia moglie cardiopatica. Alle urla dei pompieri per poco non c’è preso un infarto”.
Alla fine tutto si è concluso e, per fortuna, sia Giuliani sia la moglie se la sono cavata con uno spavento e nulla più.
“Per come la vedo io – conclude Giuliani – si è trattato di procurato allarme da parte dell’infermiera, ma poi di fatto siamo stati io e mia moglie che, oltre allo spavento, abbiamo dovuto giustificarci”.
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