Rientro a scuola, Pacifico (Anief): “Test obbligatori per tutto il personale scolastico”
Marcello Pacifico: “I test serviranno per far sapere hi ha contratto il virus e per vedere come il Covid-19 si è mosso nelle nostre case in queste settimane”
Scuola – Si è concluso ieri, 4 gennaio 2020, l’incontro organizzato da Orizzonte Scuola Tv con i rappresentati dei sindacati rappresentativi Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals e Anief.
Marcello Pacifico (Anief): “Prima di tornare in classe – ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – importante test obbligatorio per accertarsi sulla diffusione del virus”. Vai all’incontro on line
Scuola – I rappresentanti dei sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Gilda, Snals e Anief si sono riuniti per discutere di ritorno in classe, contagi e vaccini, didattica a distanza, stipendi, reclutamento e precariato.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato rappresentativo Anief, ha affermato che “prima di tornare in classe è necessario avviare un controllo con test per tutto il personale, visto che abbiamo mediamente dai 12mila ai 20mila contagi al giorno. Perché questi test erano auspicabili il 1° settembre 2020 e non adesso? Sono indispensabili per gestire questa tragica situazione.
E’ necessario fare test obbligatori per sapere chi ha contratto il virus, per vedere come il Covid-19 si è mosso nelle nostre case in queste settimane. È un problema infatti chiudere e aprire le scuole in continuazione, stiamo parlando della salute di studenti e docenti, della probabile terza ondata, visto che a metà gennaio potrebbe esserci il picco”.
“Per quanto riguarda la didattica a distanza, – prosegue Pacifico – la dad è stata la modalità esclusiva in occasione della chiusura delle scuole ma è un errore pensare che il rimedio possa essere la cura. È importante capire l’importanza della scuola nella nostra società e gli italiani lo hanno compreso. Gli insegnanti stanno facendo un ottimo lavoro con la dad, con ovvie difficoltà, soprattutto per i precari che non hanno accesso alla card, che permetterebbe loro di fornirsi degli strumenti necessari. Noi pensiamo ad una didattica integrata, da accompagnamento a quella in presenza”. Sempre a proposito della didattica a distanza, il leader dell’Anief ha dichiarato che “il contratto firmato ha permesso di tutelare i lavoratori della scuola”.
“Per quanto concerne la questione retributiva, – ha sottolineato il Presidente del Sindacato- come gli stipendi degli insegnanti italiano siano di molto inferiori a quelli dei colleghi europei, risulta necessario adeguarsi. Inoltre noi ci stiamo battendo per far riconoscere il rischio biologico e quello burnout.
Per quanto riguarda poi la questione della mobilità, è indispensabile garantire sia il diritto al lavoro che quello alla famiglia. Per quanto riguarda, invece, il precariato, la Legge 159/2019 non ha dato le giuste risposte, bisogna inserire i precari della scuola nel doppio canale di reclutamento. Necessario guardare alla soluzione, specie in questo periodo che registra un record di precari”.
“Bisogna ascoltare le parti sociali – ha concluso Pacifico – se non altro perché sono state scelte dai lavoratori, così come i politici sono stati scelti dagli italiani. Quindi bisogna cooperare per il bene della scuola”.
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