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Centrodestra a Formia e quell’unità che rischia di essere utopia

8 gennaio 2021 | 18:24
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Centrodestra a Formia e quell’unità che rischia di essere utopia

Il centrodestra formiano invoca l’unità alle urne, ma rischia di spaccarsi sul nome del candidato sindaco. Da FdI arriva il “no” alle scelte calate dall’alto

Formia – Mentre il funzionario del Ministero dell’Interno, il commissario ad acta Maurizio Alicandro continua la ricognizione dei conti del Comune di Formia (i tempi per l’ufficializzazione o meno dello scioglimento del Consiglio sembrerebbero comunque brevi, presumibilmente entro metà gennaio) in città si prosegue con il toto nomi per le probabili elezioni (è stato lo stesso ex assessore Attardi a preannunciare gli squilibri di bilancio).

La situazione del centrodestra

Ma se Paola Villa, più o meno velatamente, ha ammesso di volerci riprovare (leggi qui), molto più nodi da sciogliere sembrano esserci nel centrodestra locale. Centrodestra che, da una parte, ammette di non voler ripetere l’errore già visto alle scorse comunali a Formia e, in tempi più recenti a Fondi e Terracina (ovvero presentarsi spaccato alle urne), ma, che, dall’altro, quello stesso errore sembra condannato a ripeterlo, se non altro per via delle diverse sensibilità politiche al suo interno e delle differenti vedute di pensiero.

Infatti, se dalla Lega e da Forza Italia è arrivata a gran voce la necessità di presentarsi uniti sui programmi, con una coalizione che sappia strizzare l’occhio anche alle liste civiche pronte a dare il loro contributo, andando alla ricerca di un’intesa sul nome del candidato senza l’ausilio delle primarie (punto su cui si è molto soffermata la Lega), da FdI la posizione in merito sembra diametralmente opposta. Con il rischio di far sembrare l’unità del centrodestra solo un’utopia, un sogno irrealizzabile.

“Sicuramente auspicabile e condivisibile l’invocata unità del centrodestra, espressa anche al comune di Formia dall’onorevole Claudio Durigon, amico e politico di grande spessore – ha affermato, in tal senso, il vicecoordinatore Regionale di FdI Enrico Tiero -, come altrettanto condivisibile è l’assoluta necessità di mettere in campo le esperienze e le competenze migliori per amministrare i territori della nostra amata Provincia, che evidentemente non possono essere ereditate o calate dall’alto ma dimostrate nella vita personale, professionale ed amministrativa, soprattutto dopo i fallimenti del civismo in ogni comune.”

E ancora: è lo stesso Tiero a intervenire su quello che sembra già essere un punto dolente di questa tornata elettorale, ovvero se ricorrere o meno alle primarie. “Qualora non si riesca ad indicare quale candidato sindaco un nominativo, pienamente condiviso – ha sottolineato Tiero -, le primarie possono essere uno strumento utile per essere vicini alla volontà popolare, unica sovrana delle scelte, e non sono in alcun modo ad esclusivo appannaggio del PD, come affermato dall’amico Durigon (che avrebbe anche avanzato la possibilità di un sindaco leghista per Formia, proposta avanzata già per Latina), tanto è vero che FdI le ha previste e inserite persino nel suo Statuto.”

La “questione” Gianfranco Conte: da “risorsa preziosa” a candidato sindaco del centrodestra unito?

Non solo. Il Vicecoordinatore regionale di FdI ha deciso di intervenire anche su un’altra questione che rischia di diventare “spinosa” per il centrodestra formiano: ovvero, l’alleanza, a livello locale, del partito, con Gianfranco Conte, che, proprio il giorno dell’ultimo consiglio comunale targato Villa, ha inaugurato il suo point elettorale.

Una mossa la sua che sta facendo riflettere: sarà lui il nuovo volto del centrodestra unito? Difficile dirlo per il momento. Intanto è lo stesso Tiero a definirlo una “risorsa preziosa”, allontanando quelle voci di corridoio che avevano definito lo stesso Conte una “lepre” pronta a fare una corsa in avanti.

Ovviamente – ha chiosato Tiero -, nel momento in cui gli amici della Lega, di Forza Italia e di tutto il centrodestra indicheranno i loro nominativi, certamente di pari spessore locale e nazionale, saremo ben lieti di confrontarci insieme ai dirigenti del partito di Formia, unici deputati a scegliersi i rappresentanti a livello territoriale.”

Cardillo Cupo e Valerio: “Il nome del candidato è una decisione dei territori chiamati al voto”

Ma se ancora non è dato sapere se Gianfranco Conte sarà o meno il candidato della discordia, su una cosa proprio non transigono da FdI: che il nome del candidato sia una scelta calata dall’alto.

“Sempre molto interessanti e condivisibili gli interventi dell’onorevole Durigon – hanno ulteriormente chiosato il consigliere provinciale Pasquale Cardillo Cupo e il portavoce di FdI di Formia Giovanni Valerio – e l’unità del centrodestra è importantissima.

Per questo, siamo sicuri che a Latina, a Formia come a Minturno il centrodestra saprà fare squadra e sintesi per la scelta del candidato sindaco e della squadra a suo sostegno, decisioni che evidentemente spettano solo ed esclusivamente ai territori chiamati al voto, anche con lo strumento delle primarie, essendo fantapolitica pensare che gli esponenti di Latina, Formia, Minturno o di qualsiasi altro comune possano essere decisi altrove e poi calati dall’alto…

Oramai  – concludono Cardillo Cupo e Valerio – i tempi sono cambiati e i cittadini hanno dimostrato ampia maturità e conoscenza delle dinamiche politiche, rendendo inverosimile anche il solo pensare di poter loro imporre scelte esterne ai loro territori.”

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