Trump ammette la sconfitta e condanna l’assalto al Congresso: “Violata la sede della democrazia”
Parlando dei disordini, ma senza riferimenti al ruolo che in molti lo accusano di avere avuto in quanto è accaduto mercoledì, Trump si è detto “oltraggiato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos”
Washington – Donald Trump assicura il suo impegno per una transizione pacifica dei poteri. Dopo la sospensione del suo account Twitter per 12 ore, a seguito dei disordini di mercoledì a Washington, il presidente Usa ha diffuso un messaggio nel quale, per la prima volta, sembra ammettere la sconfitta elettorale. “Ora il Congresso ha certificato il risultato e il 20 gennaio si insedierà una nuova amministrazione”, ha detto il presidente.
“Il mio obiettivo ora diventa garantire una pacifica ed ordinata transizione del potere – ha aggiunto – serve la riconciliazione”. Il presidente ha sostenuto di avere “immediatamente impiegato” la Guardia Nazionale per espellere dall’edificio del Congresso i manifestanti suoi sostenitori che vi avevano fatto irruzione, sebbene secondo diverse ricostruzioni dei media Usa, sarebbe in realtà stato il vice presidente Mike Pence ad ordinare l’impiego dei militari.
Trump ha anche elogiato i suoi “meravigliosi sostenitori” e promesso che “il nostro viaggio è appena iniziato”. Parlando dei disordini, ma senza riferimenti al ruolo che in molti lo accusano di avere avuto in quanto è accaduto mercoledì, Trump si è detto “oltraggiato dalla violenza, dall’illegalità e dal caos”. I manifestanti che hanno fatto irruzione nel Congresso hanno “violato la sede della democrazia” e “coloro che hanno infranto la legge pagheranno”, ha aggiunto.
In precedenza, anche la portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, aveva condannato le violenze avvenute a Washington, parlando a nome del presidente Trump, definendo quanto accaduto “spaventoso, riprovevole e antitetico al sistema americano”. “Condanniamo l’accaduto, il presidente e questa amministrazione, nel modo più forte possibile”, aveva sottolineato la McEnany. (fonte Adnkrnos)