Open Arms, a Palermo è cominciata l’udienza preliminare per Matteo Salvini

9 gennaio 2021 | 12:17
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Open Arms, a Palermo è cominciata l’udienza preliminare per Matteo Salvini

L’ex ministro dell’Interno è imputato di sequestro di persona e rifiuto d’atto d’ufficio per aver vietato lo sbarco a Lampedusa, ad agosto del 2019, di 107 migranti

Palermo – E’ iniziata nell’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo l’udienza preliminare del processo a carico dell’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini accusato di sequestro di persona e omissione di atti di ufficio per la vicenda Open Arms. In aula c’è anche il Procuratore capo Francesco Lo Voi, oltre all’aggiunto Marzia Sabella e il pm Geri Ferrara. Salvini, arrivato al bunker poco dopo le 9:30, è difeso dall’avvocato Giulia Bongiorno, l’ex ministra leghista.

Furgoni blindati della polizia e dei carabinieri, agenti ovunque, transenne per impedire l’accesso a chi non è accreditato. E’ blindata la zona attorno all’aula bunker. Ammessi solo gli avvocati, le parti civili e i giornalisti accreditati. “Buongiorno da Palermo, mi porto avanti con le ottime arance siciliane”, ha scritto stamattina su Twitter il leader della Lega, postando una sua foto con in mano un’arancia.

Il gup di Palermo Lorenzo Jannelli ha ammesso tutte le parti civili del procedimento a carico di Matteo Salvini, come annunciato dopo la camera di consiglio. Valutate le richieste avanzate da 7 migranti, tra cui un minore, e undici tra associazioni e altre parti. Si tratta di: Legambiente, Arci, Ciss, Associazione studi giuridici, Giuristi democratici, Cittadinanza attiva, Open Arms, Mediterranea, AccoglieRete, Oscar Camps e il capitano della nave.

“151 persone, 21 giorni di attesa, 40 persone evacuate per fragilità fisiche e psichiche. Un rapporto dettagliato di Emergency su condizioni psicologiche a bordo. Qualcuno deve rispondere di tutto questo, ci auguriamo che sia fatta giustizia”, ha scritto la ong Open Arms su Twitter.

Intanto, davanti all’aula bunker, presidio pacifico di attivisti e associazioni. Esposti striscioni con su scritto: “Palermo per l’accoglienza e la solidarietà'” e “Processo all’odio”. Gli attivisti sono in tutto una ventina.
(Fonte Adnkronos)