Spadafora: “In arrivo nuovi aiuti alle imprese sportive. Consapevole della gravità”
Parla il Ministro dello Sport sulle nuove misure adottate dal Governo. La prossima settimana aiuti finanziari alle palestre, alle piscine chiuse e ai collaboratori sportivi
Roma – “Da domenica la maggior parte delle regioni italiane torna in zona rossa o arancione. Il che vuol dire che la stragrande maggioranza delle attività di ogni genere saranno sospese. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, è stato molto chiaro: il rischio per l’Italia nelle prossime settimane è altissimo e dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown nazionale“. Comincia così il post su Facebook con cui il ministro dello Sport e delle politiche giovanili, Vincenzo Spadafora, riflette sui giorni che attendono il paese e, nello specifico, su ciò che si potrà fare per il settore di competenza dello stesso ministro.
“Abbiamo discusso a lungo in Consiglio dei Ministri e insieme al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e a tutti i colleghi abbiamo deciso che fossero inevitabili ulteriori misure restrittive in tutti i settori fino al 5 marzo – spiega Spadafora -. Per questo si è decisa una nuova tranche di sostegni economici. Nel decreto che approveremo la prossima settimana inserirò il bonus per i collaboratori sportivi fino al 5 marzo, un nuovo fondo perduto con maggiori risorse per ASD e SSD, il fondo per le partite Iva e altre misure di sostegno“.
La promessa del Ministro è di seguire “personalmente l’applicazione di ogni singolo intervento perché avvenga in tempi rapidi e senza alcun problema. Ho piena consapevolezza che migliaia di imprese sportive sono in gravissima difficoltà e rischiano di chiudere per sempre“. “Condivido quotidianamente il dramma di ogni persona colpita dalle nostre misure – continua Spadafora -: dei proprietari delle strutture sportive in ginocchio, dei presidenti delle associazioni e delle società sportive, dei lavoratori sportivi, dei tanti appassionati e soprattutto dei giovani ai quali stiamo sottraendo un pezzo della loro vita sociale e della cura del benessere psico-fisico“.
“Oggi il mio ruolo mi impone di prendere decisioni che possono non essere condivise – conclude – ma che in coscienza ho il dovere di perseguire, anche se queste risultano fortemente impopolari“. (Ansa).