Una discesa per ritornare sul podio: Paris sul terzo gradino a Kitzbuehel
Il campione azzurro torna sul podio dopo l’infortunio degli scorsi mesi. Domani in gara ancora per riprovarci
Dominik Paris chiude il cerchio iniziato proprio un anno fa dalle parti di Kitzbuehel e lo fa nel migliore dei modi, tornando sul podio della Streif, una delle piste che il campione della Val d’Ultimo ama di più e che gli ha regalato già tante soddisfazioni.
Oggi, in una gara stellare, che fa registrare la prima vittoria di Beat Feuz con il tempo di 1’53″77, e che vede sul podio anche l’austriaco Matthias Mayer, staccato di 16 centesimi dallo svizzero, fra i top tre c’è anche Dominik Paris, a 56 centesimi da Feuz, ma capace di riagguantare quel risultato che cercava dopo l’infortunio al crociato – accaduto come ieri, un anno fa a Kirchberg, durante un allenamento di superG – che il 31enne carabiniere aveva annusato con il quarto posto ottenuto a Bormio e che ora diventa realtà e concretizza il podio numero 38 della luminosa carriera del più grande discesista italiano di tutti i tempi.
La gara è stata funestata dal vento, che ha costretto gli organizzatori ad interromperla per ben due volte, ma alla fine sono scesi il numero necessario di atleti (30) perché la gara fosse valida.
Due brutte cadute, quella dell’americano Ryan Cochran-Siegle e quella dello svizzero Urs Kryenbuhel hanno ulteriormente preoccupato il pubblico da casa. Cochran non pare aver riportato gravi conseguenze, mentre sullo svizzero ancora non si hanno notizie. Matteo Marsaglia ha chiuso al ventesimo posto, mentre Christof Innerhofer è 22/o.
La classifica di disciplina è guidata da Mayer con 238 punti, davanti a Feuz con 226, a Kilde con 190 (ma il norvegese ha terminato la stagione) e a Paris con 190.
Sabato si replica con la classica discesa dell’Hahnenkamm e con un meteo che volge al brutto. Lo start è previsto per le 11.30.
“La Streif è una pista tosta – dice Paris – ci sono dei passaggi molto difficili e non c’è spazio per sbagliare. Se spingi sei un po’ a rischio ma è quello che la rende così bella.
E’ una giornata che non mi dimenticherò mai, dopo un anno dall’infortunio, tornare sul podio proprio qui mi dà un’emozione molto forte. Tornare da un infortunio richiede molta pazienza e molta disciplina e io la pazienza non ce l’ho. Però oggi sono riuscito a tornare a spingere vicino al limite e mi è riuscito abbastanza bene.
Domani c’è un’altra occasione e ora c’è sicuramente un po’ di fiducia in più: Vediamo come sarà il meteo, potrebbe essere un po’ più brutto di oggi. Cercherò di riposare un po’ e ci riproverò.
C’è anche una neve un po’ particolare, più ghiacciata nella parte alta, più molle sotto e anche con i salti siamo abbastanza al limite. penso che li lavoreranno un po’ per renderli meno pericolosi“.
Ordine d’arrivo DH maschile Kitzbuehel (recupero Wengen)
(fisi.org)