Decreto Cio, Malagò commenta rasserenato: “La legge va bene, l’autonomia è salva”
Replica anche da parte del Presidente del Cio: “Sono molto felice”. Le parole sgombrano le nuvole. L’Italia Team potrà partecipare alle Olimpiadi con la sua bandiera tricolore
Roma – Lo sport italiano sembra aver superato il tunnel delle sanzioni. Questa mattina il Consiglio dei Ministri in extremis ha approvato il ‘decreto Cio’ che salva l’autonomia del Coni. Richiesta e indicata dalla Carta Olimpica. L’articolo 27 è chiaro: ogni comitato olimpico internazionale deve mantenere la sua indipendenza dalla politica. Niente interventi esterni dai Governi, nessuna gestione. Oltre quella del comitato lo sport di ogni Paese deve restare autonomo. Così sarà di nuovo per l’Italia. Quel Tricolore del sogno di ogni atleta potrà sventolare ancora alle Olimpiadi. Alle cerimonie di apertura e chiusura. Durante l’inno azzurro e dopo la vittoria. Sulle spalle, in mano.. e sempre con quel sorriso che contraddistingue il trionfo degli atleti.
Arriva sollevata la reazione di Giovanni Malagò. Il Presidente del Coni, che maggiormente in questi mesi, aveva alzato la voce e avevo continuamente richiesto attenzione e interventi legislativi, ha detto: “La legge è ok, l’autonomia è salva“. Lo riporta Tuttosport. Come indica anche la reazione probabilmente più importante. Quella a cui il mondo sportivo italiano anelava e in cui sperava. Thomas Bach ha dichiarato da Losanna: “Sono molto felice“. Il Presidente del Cio non ha mai nascosto la sua stima nei confronti dello sport italiano e soffriva, evidentemente, con il movimento tricolore, a causa di questa mancanza legislativa.
Sembra essere stata risolta allora la crisi sportiva/politica più imponente degli ultimi anni. Resta adesso quella economica e sociale di uno sport che deve ripartire dalle basi. Senza basi neanche il Tricolore alle Olimpiadi potrà essere presente. E allora lo sport aspetta un altro passo verso il domani. E il futuro olimpico dell’Italia è Milano – Cortina 2026, sul territorio nazionale. Il sogno continua. E prosegue il cammino italiano anche verso Tokyo. Chi sarà il Portabandiera tricolore del dopo crisi politica e sanitaria? Si saprà, tra alcuni mesi.
(Il Faro online)