Tirrito: “Dagli arresti di Roma ai ‘botti’ di Ostia: i latitanti sono nel cuore della Capitale”
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La portavoce del Cogi: “In realtà, i fuochi d’artificio vengono usati oggi dalla malavita per mandare un segnale ai propri adepti”
“A Ostia fuochi d’artificio in piena pandemia, a Roma l’arresto di una superlatitante. Sembrano due episodi lontani e scollegati, ma così non è”. Chi conosce il codice mafioso, sa cosa c’è dietro”. A parlare è Maricetta Tirrito, portavoce del Cogi (Comitato collaboratori di Giustizia).
“Matilde Ciarlante, considerata tra i 100 latitanti più pericolosi d’Italia, è stata arrestata dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Roma, fermata in zona Prati. Nello stesso periodo, a Ostia inspiegabili fuochi d’artificio coloravano il cielo del litorale, pur essendo in un periodo di divieto di feste e assembramenti.
In realtà – prosegue Tirrito – i fuochi d’artificio vengono usati oggi dalla malavita per mandare un segnale ai propri adepti. Un po’ come le nuvole di fumo per gli indiani d’America e il codice morse in tempi più recenti. Un codice, appunto, che apre e chiude periodi di stop delle attività criminose, piuttosto che un avvertimento su cosa stia per accadere, una sorta di allarme. Modalità, tempi, colori e botti diversi significano cose diverse.
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Maricetta Tirrito
Il fatto che sia stata brillantemente effettuata dalla Finanza un’azione che ha colpito una latitante, in concomitanza con segnali come quelli descritti, innesca un ragionamento inquietante: chi altri si è voluto avvertire? Vista l’accelerazione delle forze investigative, a chi e a quanti latitanti è rivolto il segnale?
In passato certi segnali erano usati più per segnalare che qualcosa – droga o altro – doveva ‘passare’ sui territori; oggi la questione è diventata più personale, e si segnala per qualcuno, evidentemente persone considerate importanti, che devono restare blindate nella tranquillità più assoluta. Meno microcriminalità vuol dire meno controlli, ed è ciò che serve in certi momenti”.
“Fatta questa analisi – conclude Maricetta Tirrito -, resta l’interrogativo di fondo: è stata arrestata una superlatitante a Roma… bene, ma nella Capitale quante altre ce ne sono? Cosa sta accadendo? Roma è diventata il terreno dove le mafie stanno collaborando e dunque inevitabilmente è anche la piazza dove i latitanti si muovono per tirare le fila di nuovi loschi affari?”
(Il Faro online)