Tokyo 2020 si prepara a convivere con il Covid: un Playbook in rispetto delle norme sanitarie
Un programma video esteso a tutte le delegazioni mondiali e il personale che parteciperà ai Giochi. Nei prossimi mesi verrà implementato grazie alle indicazioni degli stakeholders olimpici
Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), il Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) e il Comitato Organizzatore di Tokyo 2020 (Tokyo 2020) hanno pubblicato la prima edizione del Playbook, un vademecum pensato in vista dei Giochi giapponesi che definisce le linee di comportamento da seguire da tutti gli stakeholder coinvolti per garantire la sicurezza ai Giochi Olimpici e Paralimpici al tempo del Covid-19.
La serie di Playbook fornisce una cornice di principi base che ogni gruppo di stakeholder dovrà rispettare prima di partire per il Giappone, quando entrerà in Giappone, durante i Giochi e quando lascerà il Paese. I Playbook forniranno, inoltre, indicazioni e stabiliranno dei parametri che consentiranno a tutti i soggetti coinvolti di proseguire nel lavoro di pianificazione dei Giochi. Un’anteprima del Playbook dedicato agli atleti è già stata fornita lunedì 1 febbraio nel corso di una call con il Global Network delle commissioni atleti. Il primo volume di questa serie di Playbook è, per ragioni logistiche, rivolto alle Federazioni Internazionali e ai Technical Officials. Nei prossimi giorni verranno pubblicati i playbook per gli atleti, i media e le tv. Ad accompagnare la pubblicazione di ogni Playbook ci sarà inoltre una serie di briefing del CIO, IPC e Tokyo 2020 con le parti interessate.
Questi manuali rappresentano la fonte di informazione ufficiale per le parti interessate ai Giochi Olimpici e Paralimpici e le prime versioni verranno aggiornate con maggiori dettagli nei prossimi mesi, man mano che la situazione globale relativa al Covid-19 diventerà più chiara.
I Playbook sono alla base del piano ideato per garantire la sicurezza di tutti i partecipanti ai Giochi Olimpici e Paralimpici e della popolazione giapponese. Essi sono stati sviluppati congiuntamente da Tokyo 2020, dal CIO e dall’IPC e si basano sull’ampio lavoro della Task Force All Partners, che comprende anche l’Organizzazione mondiale della sanità, il governo giapponese, il governo metropolitano di Tokyo, esperti indipendenti e organizzazioni di tutto il mondo, recependo il rapporto provvisorio pubblicato dal Three-Party Council lo scorso dicembre. Inoltre, raccolgono le esperienze e le misure di successo attuate in altri settori, incluse quelle maturate nella ripresa con successo di migliaia di eventi sportivi internazionali in tutto il mondo. Ogni gruppo di stakeholder dovrà seguire linee guida specifiche adattate alle proprie esigenze operative individuali. In questa prima edizione, le parti interessate troveranno molte delle contromisure sanitarie chiave standard e comunemente accettate in tutto il mondo relative all’igiene personale, ai test e alla tracciabilità.
I Playbook simulano anche un viaggio tipo per ogni gruppo di stakeholder che inizia con le misure da adottare 14 giorni prima dell’arrivo in Giappone, i test da effettuare prima della partenza e quelli all’arrivo nel paese, e l’uso di applicazioni per smartphone per segnalare lo stato di salute e favorire il tracciamento dei contatti durante i Giochi. Saranno inoltre messe in atto misure per identificare, isolare e trattare potenziali casi positivi.
Nel Playbook degli atleti e degli officials, ad esempio, questo gruppo di stakeholder avrà inoltre specifiche informazioni sul periodo trascorso nel Villaggio Olimpico e Paralimpico, all’interno del quale saranno sottoposti a severe misure di controllo per garantire la loro sicurezza. Tra le misure ideate c’è la limitazione del tempo di permanenza degli atleti e del personale di supporto nel Villaggio, restrizioni alla socializzazione al di fuori del Villaggio e sui loro spostamenti tra le sedi ufficiali dei Giochi e un sistema di screening Covid-19 dedicato.
Le misure delineate nella prima versione dei Playbook verranno gradualmente implementate nelle prossime settimane, man mano che le circostanze cambiano e successive decisioni verranno prese. Ulteriori aggiornamenti ai Playbook sono previsti entro aprile e giugno e forniranno maggiori dettagli che consentiranno alle persone di passare alla fase successiva della pianificazione.
Parlando della pubblicazione dei Playbook, il direttore esecutivo dei Giochi Olimpici del CIO Christophe Dubi ha dichiarato: “La salute e la sicurezza di tutti ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 sono la nostra massima priorità. Ognuno di noi ha la sua parte da svolgere. Ecco perché questi Playbook sono stati ideati, fornendo con le regole che renderanno ognuno di noi un valido, sicuro e attivo collaboratore dei Giochi. Sappiamo che questi Giochi Olimpici saranno diversi. Per tutti i partecipanti ci saranno alcune condizioni e vincoli che richiederanno flessibilità e comprensione. Stiamo fornendo le indicazioni principali in questa fase, ma naturalmente non abbiamo ancora tutti i dettagli finali; un aggiornamento verrà pubblicato in primavera e potrebbe cambiare, se necessario, a ridosso dei Giochi. Ci assicureremo che tutte le informazioni necessarie siano condivise il più rapidamente possibile per assicurarci di essere completamente preparati a proteggere tutti coloro che arrivano e restano in Giappone durante il periodo dei Giochi“. Ha continuato: “Se ci impegniamo a rispettare i Playbook, insieme saremo più forti. I Giochi Olimpici e Paralimpici di Tokyo 2020 saranno ricordati come un momento storico per l’umanità, per il Movimento Olimpico e tutti coloro che contribuiscono al loro successo“.
Craig Spence, Chief Brand and Communications Officer del Comitato Paralimpico Internazionale, ha dichiarato: “Per garantire dei Giochi sicuri e di successo, ogni singolo stakeholder coinvolto o che partecipa ai Giochi ha un ruolo chiave da svolgere. Al centro di questo ci sono i Playbook che formano parte integrante di un nuovo e robusto piano generale sviluppato negli ultimi 12 mesi per proteggere tutti gli stakeholder dei Giochi e, soprattutto, la popolazione giapponese. Dal rinvio di marzo 2020 sappiamo molto di più sul Covid-19, e le migliaia di eventi sportivi internazionali che si sono svolti in sicurezza nell’ultimo anno ci hanno fornito preziose esperienze. La combinazione di queste nuove concoscenze con il know-how esistente ci ha permesso di sviluppare questi Playbook, che verranno aggiornati con maggiore dettaglio prima dei Giochi“.
Nakamura Hidemasa, Games Delivery Officer di Tokyo 2020, ha commentato: “La pandemia da Covid-19 ha avuto un impatto sulla vita quotidiana delle persone in tutto il mondo e i Giochi Olimpici e Paralimpici devono adattarsi di conseguenza. La sicurezza e la protezione sono diventate la massima priorità di tutti e i Giochi di questa estate non saranno diversi. Di conseguenza, Tokyo 2020, il CIO e l’IPC hanno pubblicato congiuntamente Playbook dedicati a ogni stakeholder, delineando le regole che devono essere seguite da tutti i partecipanti ai Giochi. I Playbook sono stati creati dal punto di vista dei partecipanti stessi, sulla base delle conclusioni della riunione di coordinamento per le contromisure Covid-19 che si è tenuta lo scorso dicembre. Includono non solo le misure specifiche che devono essere prese, ma anche le regole dettagliate che devono essere osservate e la nomina di una specifica persona per supervisionare le contromisure Covid-19 in ciascun gruppo di stakeholder. Lo scopo di questa prima edizione è quello di comunicareciò che sappiamo in questo momento” a un gran numero di persone in un modo facile da capire. I Playbook verranno aggiornati questa primavera man mano che la situazione cambierà.
“Attraverso un’attenta comunicazione vorremmo garantire che tutti coloro che sono coinvolti nei Giochi in tutto il mondo siano consapevoli dei nostri piani. Ci auguriamo in tal modo di assicurare la loro sicurezza se ognuno di loro segue le regole. Ci auguriamo che la vita possa tornare alla normalità il prima possibile, nel frattempo, continueremo i nostri preparativi per garantire che i Giochi siano sicuri e protetti”. (coni.it)