Il dolore di Sofia Goggia: “Terribile non sciare ai Mondiali”
La campionessa olimpica parla in diretta web con la stampa del suo dramma sportivo. Ha ricevuto anche la telefonata di Mattarella
Non poter realizzare il sogno di correre i Mondiali in casa da protagonista “è terribile“. A poche ore dai primi raggi di sole che dovrebbero permettere a Cortina 2021 di prendere finalmente il via dopo due giorni di stop forzato per il maltempo, Sofia Goggia racconta il suo dramma sportivo in diretta online con la stampa.
Una lunga intervista in cui la sfortunatissima azzurra, infortunatasi per un banale incidente sugli sci a margine della gara di supergigante di Garmisch, ad una settimana dalla rassegna iridata, prima ringrazia il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per averla chiamata e poi si lascia andare al pianto mentre risponde alle domande dei giornalisti. “Una settimana fa – racconta l’olimpionica dello sci italiano – sono stata chiamata dal presidente della Repubblica Mattarella e vista la situazione del Paese non idilliaca italiana mi ha fatto molto piacere questa telefonata“. Restare a guardare gli altri in tv non sarà facile per chi era pronta ad essere una delle stelle di Cortina 2021.
“E’ stato un colpo durissimo. Preferisco concentrarmi su quello che posso fare, ma quando mi alzo la mattina faccio fatica a non pensarci – ha spiegato la sciatrice azzurra, grande assente ai Mondiali di Cortina -. Anche se non le accetti sei costretta a farlo; l’anno prossimo ci sono le Olimpiadi, sarà l’evento dell’anno. Per una atleta poter disputare i Mondiali in casa è un sogno enorme ed è terribile non poter correre perchè sono caduta sulla neve marcia con lo zaino sulle spalle: è difficile da accettare“.
L’emozione e le lacrime di Sofia Goggia raccontano tutta la sofferenza interiore della campionessa per quello che poteva essere e non è stato. “Mi dispiace d’aver pianto – si scusa alla fine l’azzurra – E’ terribile non poter partecipare. Poi sono consapevole che nella vita ci sono cose ben più gravi e importanti ma per quella che è la sfera e il perimetro di un’atleta e per come sono io è difficilissimo accettarlo. Ringrazio di cuore le mie compagne, erano quasi tutte alla reception dell’hotel ad abbracciarmi (dopo l’infortunio). Hanno sofferto con me Le ringrazio per come mi hanno supportata. Il timing di questo infortunio – conclude – è pessimo, è molto difficile, però si va avanti. Purtroppo non hanno ancora inventato la macchina del tempo, cambierei tante cose“. (Ansa)
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