Adolescente morto accoltellato a Formia, il messaggio di cordoglio di mons. Vari
Il vescovo ai giovani: “Abbiate consapevolezza dell’importanza della vita e che ogni azione ha delle conseguenze”
Gaeta – “La notizia della morte di Romeo, un giovane di 17 anni, ha creato come prima reazione la considerazione che è troppo alto il prezzo della morte. La notizia (leggi qui) ha creato sconcerto e orrore nella nostra comunità, un senso di impotenza di fronte ad una violenza che sempre più spesso esplode nel cuore delle nostre città. Tra l’altro, episodi di violenza tra ragazzi stanno avvenendo in tutta Italia”.
E’ il messaggio di mons. Luigi Vari, arcivescovo di Gaeta, all’indomani della tragedia avvenuta nel centro di Formia. “Non lasciamo sole le famiglie coinvolte in questo dramma – prosegue il Vescovo -. Siamo come spaesati al pensiero che alcuni di questi nostri ragazzi siano a volte irraggiungibili dalla vita e dalle proposte educative, ma la morte purtroppo li raggiunge”.
“Rivolgo una preghiera a voi ragazzi: lasciatevi raggiungere, anche se il nostro passo a volte è lento e il fiato è corto. Abbiate consapevolezza dell’importanza della vita e che ogni azione ha delle conseguenze. Il mio auspicio è che ora non si giochi allo scarica barile delle responsabilità. Invito ancora una volta tutte le istituzioni di questo territorio così fragile a fare rete per eliminare le cause di drammi che spezzano la vita dei più giovani. Infine, mi dispiace per la città di Formia che in questi mesi ha saputo coinvolgere centinaia di ragazzi in iniziative di volontariato promosse sia dal mondo ecclesiale che associativo. Un abbraccio alle famiglie, che spero di incontrare, e una preghiera per Romeo e per tutti i giovani“, conclude il presule.
Le parole del vescovo fanno eco al post pubblicato nelle scorse ore da don Francesco Contestabile, direttore dell’ufficio diocesano di pastorale giovanile: “A Formia l’assurdo ha preso piede, ci è venuta a prendere a schiaffi la realtà. Un ragazzo è morto accoltellato, in un contesto ancora non chiarissimo… ma a cui la chiarezza non toglierà assurdità. Un ragazzo è morto! Davanti a questo tutto è futile“.
“Tanti vorranno spiegarci il perché e il per come e ci diranno cosa bisognava fare. Ignorateli! Domani mattina il sole sorgerà su vite già segnate da un solco profondo – aggiunge il sacerdote -. Non azzardate teorie su quello che avrebbe dovuto essere, perché il presente sarà già duro di suo per coloro che Romeo lo hanno conosciuto e amato e le nostre spiegazioni non richieste non aggiungeranno che sale su ferite aperte”.
“Se proprio desiderate guardate a quel che potrete essere, in prima persona, perché il sole di domani mattina illuminerà una città che si scopre fragile – sottolinea -. Ma non date ricette, perché non ce ne sono e non cambieranno il passato. Domani mattina combatteremo con rabbia, odio e, peggio di tutto, le molte parole vuote. E nessuno si senta distante, perché Formia è tutte le nostre città”.
“Vi propongo solo questo: domani sogniamo di esserci senza resa, con dolore ma senza rassegnazione. Dio ci sarà, cammina con noi e sta, ostinato, dalla parte di chi non cede, di chi cerca una strada nel deserto… in direzione ostinata e contraria”, conclude don Francesco.
Alle ore 19.40 di ieri, a Formia (LT), gli agenti del locale Commissariato di P.S. sono intervenuti in via Vitruvio per segnalazione di accoltellamento tra giovani.
Sul posto veniva accertato che, a seguito di una lite per futili motivi, due giovani erano giunti alle mani: alla colluttazione, si erano subito dopo aggiunti altri ragazzi, in tutto una decina, in reciproca difesa dei loro amici e due di essi avevano riportato gravi lesioni da arma da taglio.
Nell’immediatezza, un poliziotto ed un agente penitenziario, che si trovavano sul posto liberi dal servizio, avevano bloccato un altro giovane, con la mano destra insanguinata, mentre si stava allontanando dal luogo ed indicato dai presenti come uno dei partecipanti alla violenta lite.
I tre giovani feriti venivano trasportati a mezzo ambulanza presso il locale Pronto Soccorso.
Uno dei tre minori (residente a Formia, classe 2003) decedeva subito dopo l’arrivo presso il nosocomio a causa di una ferita da arma da taglio, in zona inguinale.
L’altro (anch’egli residente a Formia, classe 2003) veniva sottoposto ad intervento chirurgico per le lesioni da arma da taglio riportate sulla coscia.
Il presunto autore del reato (residente in provincia di Caserta, classe 2004), bloccato nell’immediatezza dei fatti, veniva medicato per alcuni tagli riportati sulla mano.
Le testimonianze raccolte consentivano di ricostruire la dinamica dei fatti e di individuare il presunto responsabile.
Per futili motivi, la vittima era venuta alle mani con altro giovane. Nella colluttazione, alla quale si aggiungevano altri ragazzi, il fermato estraeva un coltello di tipo svizzero e infliggeva colpi all’altezza delle gambe.
Il 17enne veniva pertanto sottoposto a Fermo di indiziato di delitto dai poliziotti del Commissariato di Formia, per omicidio e lesioni aggravate e, su disposizione della competente A.G. per i minorenni di Roma, è stato accompagnato presso un centro di accoglienza minorile della Capitale.
Le indagini sono coordinate dal p.m. della Procura della Repubblica c/o il Tribunale per i Minorenni di Roma, intervenuto sul luogo dell’accaduto. (la nota della Questura)
(Il Faro online)