Favola De Aliprandini, ottava medaglia azzurra ai Mondiali: “L’argento è la mia rivincita”
Non ci crede ancora l’atleta azzurro. Ha messo l’argento mondiale al collo nello slalom maschile. L’ultima volta a salire sul podio dello slalom era stato Moelgg
Cortina – L’ultima volta era stato Manfred Moelgg a salire sul podio mondiale nello slalom. Il finanziere di Predazzo, che scenderà in gara domenica prossima a Cortina, vinse il bronzo nella competizione iridata nel 2013. Ha raccolto la sua eredità Luca De Aliprandini. E’ di nuovo un atleta delle Fiamme Gialle a mettersi una medaglia sul collonello slalom, in ordine di tempo, secondo le statistiche.
De Aliprandini mette in palmares una medaglia mai vinta (leggi qui), la prima in carriera per lui. Un altro aspetto di una favola incredibile, condita tuttavia di un talento eccezionale che in Nazionale non ha mai fatto mancare la sua presenza. Un po’ in ombra sino ad ora il vicecampione mondiale, a pedalare dietro gli altri, a sciare e a costruire sacrifici e dolori a volte, ammirando gli altri compagni azzurri. Oggi è stato lui a trionfare. E’ salito sul secondo gradino del podio e sotto il cielo di casa. Ai Mondiali di Cortina Luca ha aggiunto il suo alloro, affiancandolo a quello di Marta Bassino (leggi qui). Un oro per lei e un argento per lui. Due azzurri ad essere applauditi a Casa Italia. Poco fa, la diretta Facebook della pagina ufficiale del Coni lo ha mostrato a tutti. Freddo a Cortina e giubbotto azzurro per Luca, che ha posato davanti alla torta tricolore accanto al presidente della Fisi Flavio Roda.
Si aggiunge allora l’argento di Luca alle medaglie collezionate dall’Italia sino ad ora ai Mondiali di sci alpino. La sua à la numero otto. Prima di lui anche il grande Alberto Tomba. Nel 1987 e nel 1996 il tricampione olimpico vinse un bronzo prima e un oro in seguito. Nella famiglia azzurra delle Fiamme Gialle conquistò due titoli iridati Gustav Thoeni, due edizioni di seguito del 1972 e del 1974. E ancora prima Zeno Colò, argento nel 1954. Due anni dopo Cortina avrebbe ospitato le sue Olimpiadi Invernali della rinascita dell’Italia del mondo. E venti anni dopo anche Piero Gross, papà di Stefano Gross, atleta dello sci gialloverde, avrebbe conquistato l’alloro numero 4 nella storia dello slalom azzurro.
Partecipa alla storia allora De Aliprandini, dopo aver rotto gli argini della sua normalità e ad avere dato vita ad una splendida favola sportiva: “E’ una giornata incredibile, sono così tanti anni che tutti mi fanno i complimenti e mi incoraggiano, il fatto di non essere mai salito sul podio era diventato quasi un peso – dichiara Luca, come riportato dal sito ufficiale della Federazione Italiana Sport Invernali – nelle ultime settimane mi sono detto che se arrivava.. bene, altrimenti la vita sarebbe ugualmente continuata. Raggiungerlo sulla pista di casa a Cortina è un’emozione indescrivibile, penso lo abbiate capito dopo avere tagliato il traguardo. Il tempo passato fra la prima e la seconda manche è passato molto più veloce rispetto al solito, fra le interviste e la risalita in seggiovia ho avuto giusto il tempo di rilassarmi per qualche minuto”.
“E’ una bella sfida fra me e la mia compagna Michelle Gisin – prosegue Luca – , ero molto dispiaciuto per l’undicesimo posto in gigante, avrà modo di rifarsi nello slalom, anche perché io ho fatto argento e lei sinora solamente un bronzo in combinata, quindi manca solamente un altro colore da raggiungere nel medagliere di casa…”. Un oro allora per la sua fidanzata, ma dovrà sfidare le compagne di Luca, Michelle. Lo sport è anche questo. La bellezza dell’amore, delle amicizie e delle coincidenze sportive che donano grandi emozioni.
Luca ha scritto la sua favola e quell’argento va a coronare sacrifici e dolori. Sogni e speranze buttate sulla neve, tutte le volte. Grazie Luca per questo sogno.
(fotocopertina@Elvis)
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