Larissa Iapichino strappa il pass olimpico e eguaglia mamma Fiona: “6,91 da urlo! Le dedico il record”
La campionessa europea under 20 si qualifica alle Olimpiadi a soli 18 anni. Prosegue la scia dei primati per l’atleta delle Fiamme Gialle
Ancona – “Surreale, un sogno, non ho parole per descriverlo. La prima cosa che ho pensato è: cavolo, ho saltato come mia mamma. Solo dopo ho realizzato che è il record del mondo under 20, è lo standard per Tokyo!“. Larissa Iapichino, 18 anni, è dentro a una centrifuga. “Mi ci vorrà un po’ a realizzare quello che è successo oggi. Felicità, stupore… ho dentro un misto di emozioni a volume altissimo, mi sento come una bambina”.
La misura è esattamente, al centimetro, quella del record italiano indoor di mamma Fiona May nel 1998 a Valencia (leggi qui). Che significato ha? “Eguagliare mia mamma mi fa realizzare tante cose. Non ci sono tante parole per descriverlo, o almeno io non le ho, mi basta la misura. Le dedico questo record, ma non voglio dire perché. Lei lo sa”.
Si spalancano le porte per un sogno a cinque cerchi: “A 18 anni portare a casa il biglietto per un’Olimpiade non è una cosa da tutti i giorni. Tokyo me la immagino come un’occasione per imparare, per catturare le cose migliori da tutte le grandi campionesse che in pedana con me, e che saranno le mie avversarie… e già questo mi sembra incredibile. Voglio cogliere l’opportunità di fare esperienza. I Giochi Olimpici di Tokyo, gli Europei indoor di Torun… nelle gare di questo tipo non conta solo la misura d’iscrizione o la forma fisica, ma c’è tanto lavoro di testa. L’esperienza conta moltissimo. Io sono molto giovane e voglio assorbire più che posso”.
Hai migliorato il record del mondo under 20 che apparteneva, dal 198,3 a Heike Drechsler. “Questo mi sconvolge. Heike Drechsler è una delle dee del salto in lungo… e ho appena battuto un suo record. Mi viene un colpo”.
Resta la lucidità anche per un’analisi tecnica: “Nei primi salti mi sentivo un po’ scarica perché sto studiando molto, è l’anno della maturità. Però nella corsa spingevo molto e infatti il mio allenatore ha spostato indietro la partenza. L’obiettivo non era pensare alla fase di salto, ma a come ci arrivavo, correndo. Devo dire che ha funzionato!”. Come festeggerai? “Sui libri”. (fidal.it)
(foto@Grana/Fidal)
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Larissa Iapichino da recordfoto Francesca Grana/FIDAL
Pubblicato da Federazione Italiana di Atletica Leggera su Sabato 20 febbraio 2021
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