“Servitori di pace e diritto”: il Papa prega per l’ambasciatore e il carabiniere uccisi in Congo
Telegramma del Pontefice al Presidente della Repubblica: “Esorto a confidare nella provvidenza di Dio, nelle cui mani nulla va perduto del bene compiuto”
Città del Vaticano – “Con dolore ho appreso del tragico attentato avvenuto nella Repubblica Democratica del Congo, nel quale hanno perso la vita il giovane ambasciatore italiano Luca Attanasio, il carabiniere trentenne Vittorio Iacovacci e il loro autista congolese Mustapha Milambo (leggi qui)”. Inizia così il telegramma di cordoglio inviato da Papa Francesco al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, all’indomani dell’attacco che ha scosso la Penisola.
“Esprimo il mio sentito cordoglio ai loro familiari, al corpo diplomatico e all’Arma dei Carabinieri per la scomparsa di questi servitori della pace e del diritto. raccogliamo l’esemplare testimonianza del signor Ambasciatore, persona di spiccate qualità umane e cristiane, sempre prodigo nel tessere rapporti fraterni e cordiali, per il ristabilimento di serene e concordi relazioni in seno a quel paese africano; come pure quella del carabiniere, esperto e generoso nel suo servizio e prossimo a formare una nuova famiglia”, aggiunge il Pontefice.
“Mentre elevo preghiere di suffragio per il riposo eterno di questi nobili figli della nazione italiana, esorto a confidare nella provvidenza di Dio, nelle cui mani nulla va perduto del bene compiuto, tanto più quando è confermato con la sofferenza e il sacrificio. A lei, signor Presidente, ai congiunti e ai colleghi delle vittime e a tutti coloro che piangono per questo lutto invio di cuore la mia benedizione”, conclude il Papa.
(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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